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Regressione guidata alle vite precedenti

Data la moltitudine di informazioni scorrette che circolano in tale campo, ho deciso di scrivere quest’articolo per chiarire alcuni temi essenziali e utili per permettere alla persona di comprendere cosa accade durante una seduta guidata di regressione alle vite precedenti.

Che cos’è l’ipnosi regressiva?

Per approfondire l’argomento e per aiutarvi a capire pienamente cosa sia l’ipnosi regressiva, e quali siano i suoi benefici, vi invito a leggere il mio articolo Ipnosi regressiva alle vite precedenti. Magia o realtà, che ha soprattutto l’obiettivo di chiarire alcuni dubbi di ordine pratico in merito allo svolgimento di una seduta.

Tali concetti sono stati dettagliatamente trattati nel mio libro Ipnosi e Regressione: False credenze e nascoste verità al fine di sfatare i timori della persona (di non ricordare cosa accadrà durante l’incontro, di essere manipolato, ecc.) che potrebbero dissuaderla dal fissare quello che io definisco come l’appuntamento più importante della propria vita.

Amo definirlo tale non certo per il fatto di essere un appuntamento fissato con me, ma per la ragione che una seduta di ipnosi regressiva è l’appuntamento con sé stessi, col proprio sé più profondo, che poche volte può capitare di avere, ma che può cambiare radicalmente il corso della propria esistenza per i sorprendenti benefici pratici che può portare senza sforzo né fatica.

Ipnosi progressiva e regressiva

Tengo a chiarire che, pur utilizzando io stesso il termine ben conosciuto di Ipnosi regressiva, ritengo questo riduttivo di ciò che di fatto è. In effetti, se ben guidata, una seduta può permettere alla persona non solo e necessariamente di far emergere l’ignota, antica e profonda origine dei propri disagi, lasciando che spontaneamente si sciolgano come neve al sole, ma, grazie all’espansione di coscienza che si ottiene con lo stato di trance, anche di ricevere ulteriori intuizioni e percezioni senz’altro utili nella vita presente.

Per questa ragione ritengo che sarebbe forse più corretto definirla come una seduta di Ipnosi percettiva anziché regressiva, ma d’altro canto siamo in un campo dove i termini usati e l’etimologia non coincidono di certo.

Basti pensare alla parola Ipnosi in sé. Deriva dal greco hypnos ‘sonno’, ma è tutt’altro che sonno.

Lo stesso J. Braid, medico inglese che nel 1840 coniò per la prima volta il termine “ipnosi”, a seguito delle sue esperienze in cui si era reso conto che le persone non erano certo addormentate, cercò di cambiare il termine in monoideismo, per far meglio comprendere quanto lo stato di trance permettesse una focalizzazione di pensiero. Tale termine di fatto non si è mai diffuso nella pratica.

Quando l’ipnosi regressiva è sconsigliata?

L’ipnosi regressiva alle vite precedenti di per sé, non essendo una terapia bensì una tecnica, non ha particolari controindicazioni. Nonostante ciò, è opportuno considerare alcuni casi in cui è sconsigliata.

Lo è a persone in cura da personale medico senza la valutazione e preventivo consenso dello stesso in merito alla utilità o eventuali controindicazioni.

Per meglio chiarire, a titolo esemplificativo e non esaustivo, si ritiene opportuno sconsigliare le sedute a persone in cura da medici/psicologi/psichiatri, con psicofarmaci e antiepilettici, per casistiche quali psicosi, schizofrenie, disturbi di personalità, depressione, bipolarità, tendenze suicidarie, donne in gravidanza, minori, cardiopatici, epilettici, ecc., salvo il preventivo parere da parte dello stesso terapeuta che conosce e segue la persona.

Cosa accade e cosa si ricorda durante le sedute di ipnosi regressiva?

“Cosa accade, cosa ricordo di ciò che accade durante la seduta?”. È una delle domande più frequenti e deriva dall’estrema disinformazione che c’è sul tema.

Essendo lo stato d’ipnosi:

  • uno stato diverso di coscienza e di concentrazione;
  • una focalizzazione monoidea;
  • uno stato di trance analogo ad un dormiveglia prolungato, guidato e indotto;

la persona ascolta e ricorda tutto ciò che le viene detto e che lei stessa dice e, qualora non ritenga opportuno proseguire nell’induzione, ha la piena libertà di interrompere la seduta in qualunque momento.

Il ricordo è così vivo che, anche dopo essere tornata allo stato quotidiano di coscienza, la persona è in grado di aggiungere altri dettagli non riferiti all’ipnotista durante lo stato di ipnosi.


Relatore: Mauro Russo
Moderatrice: Rossana Fumarola

“Ipnosi regressiva alle vite precedenti


Nella piattaforma UAM EVOLUTION è disponibile anche la registrazione della live di Mauro Russo Ipnosi regressiva e progressiva.


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