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Pagare in base alle emissioni? Un supermercato svedese lo fa!

Oramai in molti prestano attenzione ai loro consumi: cercare di rendere sostenibile ed eco-friendly la propria spesa è una necessità.

Purtroppo, non sempre è chiaro quale sia il reale impatto dei prodotti che acquistiamo e difficilmente i grandi marchi offrono delucidazioni in merito. Ma in Svezia il brand alimentare Felix ha deciso di cambiare radicalmente questa situazione aprendo il Klimat Butiken, il negozio in cui si paga in base alle emissioni di carbonio.

SPESA CONSAPEVOLE, SPESA RESPONSABILE!

L’idea del Klimat Butiken è in realtà molto semplice: aiutare i propri clienti a capire il costo ambientale di ciò che consumano. Per farlo, ognuno riceve un budget settimanale con cui effettuare acquisti all’interno del supermercato.

Ma attenzione! Il budget non sarà espresso in Euro, bensì in CO2e, una valuta fittizia basata appunto sull’impronta di carbonio dei beni in vendita. Questo pone una sfida non indifferente agli acquirenti: riuscire a fare la spesa senza sforare il budget a disposizione.

Diventa quindi necessario imparare ad evitare i prodotti più inquinanti, basare la propria alimentazione su ciò che è sostenibile per il pianeta e, più in generale, farsi una chiara mappa mentale di quanto la nostra tavola sia il primo luogo dove si determinano le politiche alimentari ed ecologiche del mondo.

Una spesa che diventa sia gioco che sfida, per spingere i partecipanti a divenire parte attiva e consapevole di un processo di cambiamento positivo.

CAMBIARE LA TAVOLA PER SALVARE LA TERRA

Il progetto Klimat Butiken è solo uno di una serie di iniziative che il marchio svedese Felix, insieme a molti altri, sta intraprendendo per ridurre la propria impronta di carbonio. Un impegno oltre la solita retorica, che parte dal consumatore per arrivare a influenzare tutta la filiera produttiva.

È risaputo, infatti, che oltre un quarto delle emissioni di anidride carbonica e altri gas serra che contribuiscono al surriscaldamento del pianeta. Le colture intensive, gli allevamenti, per non parlare poi degli impianti di lavorazione, raffinazione, impacchettamento e distribuzione. Un intera rete di processi materiali produttivi che richiede energia e produce emissioni.

In un’epoca di marketing imperante, dove il cambio di immagine lava molte coscienze senza cambiare sostanzialmente nulla, colpire il portafoglio per portare alla luce la realtà di questi rapporti di produzione è un gesto rivoluzionario.

UN GIOCO CHE POTREBBE DIVENTARE REALTA’

Come detto prima, il Klimat Butiken è un’idea lanciata all’interno di un più ampio marchio alimentare. Un gioco pensato per educare e sensibilizzare il pubblico alla spesa sostenibile, ma anche un esperimento economico per immaginare un sistema monetario e produttivo più rispettoso dell’ambiente.

Al momento, in Italia non esiste ancora un supermercato simile, ma ci auguriamo di vedere presto idee innovative come questa. Intanto, non possiamo fare niente di meglio che prestare attenzione a ciò che acquistiamo, informarci sull’impatto ambientale dei nostri prodotti e imparare a regolare i nostri consumi.

Se volete saperne di più sulle iniziative ecosostenibili in giro per il mondo, potete leggere anche Alberi alla riscossa. Le iniziative green aumentano in tutto il mondo! e Arrivano le food forest!.

E se volete scoprire di più sul tema della protezione degli alberi, potrebbe interessarvi su UAM.TV il documentario Oltre Le Chiome – Ricercando L’Albero Madre di cui potete vedere qui il trailer, o leggere la nostra recensione qui.

Se siete interessati ad approfondimenti sulla sostenibilità e la salvaguardia dell’ambiente, vi consigliamo la visione su UAM.TV di:

  • “Trashed-Verso rifiuti zero”, in cui Jeremy Irons ci conduce attraverso i cinque continenti, mostrando quanto l’inquinamento dell’aria, della terra e degli oceani stia mettendo sempre più in pericolo la stessa esistenza del genere umano. Qui potete leggere la nostra recensione.
  • Oltre le chiome, che racconta di un gruppo di ecologisti alla ricerca degli alberi più grandi e importanti dell’amazzonia per scalarli, conoscerli, salvarli. Qui potete leggere la nostra recensione.
  • “No impact man”, in cui lo scrittore newyorkese, ambientalista e progressista Colin Beavan prova a vivere un anno a impatto zero nel cuore di Manhattan.
  • “Un altro mondo” , del nostro Thomas Torelli, fondatore di UAM.TV (da cui la piattaforma prende il nome, UAM è infatti l’acronimo del titolo) documentario che propone una riflessione sull’interconnessione tra uomo e universo, legame che troppo spesso gli uomini dimenticano di avere. a vivere un anno a impatto zero nel cuore di Manhattan. Qui potete leggere la nostra recensione.
  • “IRIRIA Niña Tierra” è un’analisi, dal locale all’universale, sulla radice “Culturale” che sta alla base dei problemi ambientali che in questa epoca il pianeta si trova ad affrontare.
  • Greta (I’m Greta), la storia della ragazzina ambientalista, presentato all’ultima Mostra internazionale del Cinema di Venezia e che stiamo cercando di acquisire per UAM.TV e di cui potete leggere qui la nostra recensione.
  • “Deforestazione made in Italy”, un’inchiesta che racconta il “legame invisibile” tra la deforestazione tropicale e le eccellenze del Made in Italy attraverso l’import di materie prime.

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Vi ricordiamo che potete visionare il nostro palinsesto in qualsiasi momento sul catalogo pubblico presso UAM.TV.

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