Documentari Recensioni

Grace Jones: Bloodlight and Bami

Il talento e la vita di Grace Jones in un documentario che esplora il volto dietro la maschera artistica. Un viaggio nel mondo di una cantante iconica, la cui bellezza androgina ha caratterizzato la disco degli anni ’70 e ’80.

GRACE, DENTRO E FUORI DAL PALCO

La figura di Grace Jones viene associata alle sue storiche canzoni, alla sua presenza scenica e alle sue interpretazioni cinematografiche. Tutti elementi che fanno di lei una vera e propria icona culturale, la cui influenza si sente ancora oggi.

Una figura femminile forte, artista eclettica e sperimentatrice, una donna che non incarna una femminilità tradizionale e compiacente, ma una forza di donna dirompente e aggressiva. Tutti elementi che confluiscono nelle sue performance, nella maschera con cui si mostra al suo pubblico.

Grace Jones: Bloodlight and Bami cattura l’ambiguità dei due mondi dell’artista, quello spettacolare e quello privato. Le vacanze in Jamaica, sua terra d’origine, dove trascorre il suo tempo con la famiglia e ripercorre i ricordi d’infanzia. Le sessioni di registrazione dei suoi brani, la preparazione dei concerti e le serate passate per le strade di Parigi.

E dall’altro lato, la Grace Jones memorabile, ritratta attraverso materiale registrato durante i suoi diversi concerti. Performance live montate in modo da mostrare l’evoluzione nel tempo di Grace Jones, quello che di lei è cambiato e quello che non cambierà mai.

LA PROGENITRICE DEL TRIP HOP

Grace Jones: Bloodlight and Bami non è una registrazione di un concerto, anche se si compone di almeno una dozzina di performances. Non è nemmeno la celebrazione della spettacolarità di un’artista storica, anche se potrebbe sembrare visto il tempo che viene dedicato alle sue esibizioni.

Il film segue una Grace Jones nascosta, ne esplora la storia e le influenze che ha subito durante la sua formazione. Per poi approfondire come questa formazione abbia dato vita a un’artista a tutto tondo e come così l’artista abbia cominciato a esercitare la sua influenza.

Molti indicano Grace Jones come la progenitrice del trip hop, come una pioniera della commistione tra i ritmi dell’hip hop e del reggae e le sonorità elettroniche. Tra gli artisti che si ispirano chiaramente a lei possiamo citare Tricky o anche i Massive Attack.

IL RITRATTO DI UN’ARTISTA UNICA E CONTROCORRENTE

La figura di Grace Jones difficilmente potrà essere associata alle figure femminili imperanti dell’epoca. Non c’è sottomissione nelle sue esibizioni, nessuna sessualizzazione compiacente nella sua arte. Grace Jones fu, e continua a essere, portavoce di una femminilità forte.

Questo documentario ne esplora il carattere, cerca l’origine di questa forza. E lo fa salendo sul palco di Grace, ma anche osservandone la vita privata, lontano da quei riflettori che la fanno brillare.

Per quanto Grace non sia più attiva come un tempo in campo musicale, nonostante un nuovo album rilasciato dopo una lunga gestazione, possiamo godere di un film che ci fa capire chiaramente quanto la forza di questa icona non si limiti solo alla musica. Puoi vedere qui il trailer di Bloodlight and Bami.

Se ami il rock, e soprattutto il rock al femminile, non perdere su UAM.TV il bellissimo Heart of a dog della poliedrica artista statunitense Laurie Anderson, di cui puoi leggere qui le nostre recensioni:

Regia: Sophie Fiennes
Genere: documentario, biopic
Durata: 105′
Anno: 2017
Paese di produzione: Regno Unito, Irlanda
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