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Uova di Fata, di Gallo e altre tradizioni contadine sull’uovo di gallina

Il centesimo uovo

Le uova, simbolo di fecondità e rinascita, sono da sempre oggetto di affascinanti leggende e credenze contadine.

Sapevate ad esempio che le prime uova delle galline sono più piccole rispetto a quelle che verranno dopo? E che ogni tanto, ogni gallina fa un uovo piccolissimo, più o meno come quello di una quaglia? Una tradizione contadina dice che si tratta del centesimo uovo, chiamato anche uovo di fata o uovo di strega

Questo fenomeno può verificarsi in galline molto giovani o molto vecchie. In quelle giovani, all’inizio della loro “carriera” produttiva, perchè gli ormoni e il ciclo produttivo ancora non funzionano perfettamente, mentre in quelle anziane perché il loro ciclo riproduttivo e la produzione di ormoni sta per esaurirsi.

L’osservazione del guscio serve anche per capire l’età della sua “mamma”. Se l’uovo è piccolo e dal guscio molto duro e spesso si tratta di una gallina giovane. Se l’uovo è molto grande e dal guscio sottile e fragile, è l’uovo di una gallina vecchietta.

L’uovo dentro l’uovo

Parlando di uova, si possono descrivere altri fenomeni particolari. Uno di questi è l’uovo dentro l’uovo, la così detta egg inception, frutto dell’incontro, all’interno dell’ovidotto della gallina, tra un uovo che si sta formando, e che dunque è in fase di discesa verso l’uscita, e un uovo che invece, per motivi ancora non del tutto chiari (si pensa ad uno shock subito dall’animale) è in fase di risalita.
L’uovo già intero che sta risalendo al contrario, incontra quindi quello che si sta formando, e da esso viene inglobato. Le due uova vengono poi deposte insieme sottoforma di uovo unico più grande e con due tuorli, o addirittura di un uovo intero dentro un’altro, col guscio e tutto. Potete immaginare l’incredulità e che questo fenomeno destava un tempo, quando non vi era ancora questa accurata spiegazione scientifica!

L’uovo dentro l’uovo

L’uovo di gallo, “padre” del terribile Basilisco.

Nella credenza popolare è interessante la tradizione che ascriveva al gallo la produzione di un uovo contenente un cucciolo di Basilisco, la creatura mitologica nota come il “re dei serpenti”. Si narra che tale animale avesse il potere di uccidere o pietrificare chiunque con un solo sguardo diretto negli occhi.

L’ “uovo di gallo”, era di forma oblunga, più duro contenente solo un albume denso e di vari colori; aprendolo si aveva la sensazione che contenesse un vero serpente, e si pensava fosse prodotto dai galli che avevano superato i sette anni. Perciò le famiglie contadine non permettevano a questi pennuti di raggiungere quell’età. E, per impedirgli di generare tale malefica creatura, preferivano trasformarli in pranzi della domenica…

Conoscete anche voi qualche tradizione legata alle uova di gallina e avete voglia di condividerla? Ne saremmo felici.

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