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Una coltura di batteri riproduce casualmente un quadro di Van Gogh

Sono anni che i batteri del genere Myxococcus Xanthus destano la curiosità dei ricercatori. Il loro comportamento sociale li rende capaci di organizzarsi in strutture complesse che sono oggetto di studio in numerose università.

Ma i ricercatori dell’Università del Wyoming sono rimasti sorpresi quando hanno visto una delle loro colture prendere una forma estremamente somigliante a uno dei capolavori di Vincent Van Gogh: la Notte Stellata.

L’intelligenza e le capacità del myxococco

I batteri appartenenti al genere del myxococco sono poco conosciuti, eppure le loro caratteristiche sono interessantissime. Tra le peculiarità del loro comportamento c’è la capacità di organizzarsi per predare altri batteri. È stato rilevato che la loro capacità organizzativa è così complessa da permettere loro di spostare enzimi in specifici punti della loro massa complessiva.

Questa capacità permette loro di concentrare le risorse laddove sono più necessarie. Un talento che è permesso dalla loro struttura non centralizzata, dove la colonia scambia informazioni e nutrimento. Il comportamento del Myxococcus Xanthus è naturalmente reso possibile dai suoi geni ed è proprio modificando alcuni di essi che i ricercatori hanno avuto una sorpresa.

Infatti, grazie a un recettore denominato TraAB, le singole unità si uniscono in degli sciami di batteri. Una volta che il legame viene stabilito, i singoli diventano un’entità più grande, capace di scambiare proteine, informazioni e nutrimento. Diventa anche capace di muoversi in maniera unitaria, grazie a un comportamento detto “scivolamento”.

Una mutazione che ha copiato un’opera d’arte

Inserendo alcune modifiche al recettore TraAB, i ricercatori dell’Università del Wyoming hanno osservato diversi cambiamenti nei comportamenti del Myxococco. A seconda della specifica mutazione e delle condizioni in cui i batteri erano posti, i risultati hanno variato di molto.

Ma la vera sorpresa è avvenuta quando il recettore TraAB è stato inserito in sovrabbondanza: questa modifica impediva alla massa di Myxococco di formare una testa e una coda distinta, creando invece dei vortici di batteri.

Inseriti in un sistema di colture diverse, una mutante e l’altra no, il risultato è stato spettacolare: intrecci circolari di colori contrastanti, seguendo schemi quasi del tutto identici alle opere di Van Gogh. Un risultato casuale, certamente, ma che ha riempito di meraviglia i suoi testimoni e che getta grande fascino sul mondo microscopico del Myxococco.

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