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Il marketing del benessere

Care amiche e amici di UAM.TV, 

abbiamo il piacere di pubblicare quest’articolo scritto appositamente per noi dalla Dott.ssa Paola Rizzitelli e dal Dott. Claudio Pagliara  sul “marketing del benessere”. Si tratta a nostro avviso di un argomento molto interessante e sempre più attuale, che ci aiuta a capire quanto sia importante al giorno d’oggi una comunicazione efficace nel mondo del wellness e dell’economia sostenibile. 

Perché fare marketing del benessere.

Creare una società consapevole che co-produce benessere individuale e collettivo e migliorare la salute globale.

La gestione delle emozioni per la manipolazione delle scelte d’acquisto

La maggior parte delle aziende multinazionali che sono entrate nell’immaginario collettivo come icona di successo e di benessere, sono il frutto di un ottimo lavoro di branding e di marketing , che ha attratto le masse creando nuovi status symbol, bisogni e abitudini, puntando sulla gestione delle emozioni per la manipolazione delle scelte d’acquisto. Scelte che, alla fine del processo risultano dettare un desiderio impulsivo di avere per essere, mascherato da bisogno di qualcosa di necessario.  Scelte che realizzano un finto benessere, costruito intorno all’apparire , all’avere e al fare che ci allontana dall’essere e dallo stare bene.

I nemici delle vendite, in questo sistema sono la ragione e la consapevolezza. I grandi alleati sono una moltitudine di consumatori, utenti e pazienti che ignorano e non pensano.   Essi ignorano la stretta connessione fra le loro scelte e la loro salute.

Lo dimostrano l’aumento di numerose patologie diffuse nel mondo, ivi compresi i tumori, le malattie cronico-degenerative, la depressione e l’obesità, e,  non ultimo, un generale abbassamento delle difese immunitarie.

Abbiamo assistito al proliferare di un’economia patologica e alla costruzione di una cultura e una società malata, mentre ci veniva rappresentata, attraverso i canali di comunicazione di massa, una società occidentale evoluta, digitale e longeva.

Il rapporto annuale BES sul benessere equo e sostenibile

Eppure già dal 2013 Il rapporto annuale BES sul Benessere equo e sostenibile presenta ( disponibile sul sito dell’ISTAT) i risultati di una ricerca che assume come punto di partenza la multi-dimensionalità del benessere e che, attraverso l’analisi di un ampio set di indicatori, descrive l’insieme degli aspetti che concorrono alla qualità della vita dei cittadini, prendendo finalmente in considerazione aspetti non materiali. Fa riflettere un dato in particolare: l’indicatore del benessere soggettivo ci dice che nel 2019 – nonostante un certo margine di miglioramento rispetto all’anno precedente – il 41% degli intervistati,  dai 14 anni in su, ritiene  di non essere soddisfatto della propria vita.

I primi segnali del “risveglio” e il perseguimento di una economia sostenibile

Contemporaneamente da alcuni anni arrivano segnali di “risveglio” e di un interesse prioritario, sempre più diffuso, verso la salute globale, cioè per il bene-essere fisico, mentale, sociale e spirituale, quindi, per la gioia di vivere.  La naturale conseguenza è un accresciuto interesse per  la qualità dell’ambiente e per lo sviluppo di un’economia diversa; economia che sia, soprattutto, salubre e al servizio della qualità, della durata della vita e del pieno sviluppo della persona umana. 

La “Rivoluzione spirituale”

Obiettivi tutti raggiungibili solo con un’adeguata “Rivoluzione Spirituale” e con la consapevolezza che la vera fonte del nostro destino, individuale e collettivo, è nella nostra dimensione spirituale. Dimensione che, più di tutte, guida le nostre scelte.

“Qualsiasi sistema umano, sia esso biologico, economico, politico o culturale, solo dopo essersi indebolito all’interno, crolla; aprendo così le porte ai nemici esterni od interni. Se il sistema all’interno è forte, è estremamente difficile espugnarlo. Molte malattie hanno la loro radice nel malessere spirituale e nel conseguente cattivo stato d’animo, così come molte guarigioni inspiegabili hanno la loro fonte nel ritrovato stato di benessere spirituale” .  

Claudio Pagliara – La via della guarigione

Che cos’è il marketing del benessere e da dove nasce?

In questo contesto, come possiamo fidarci marketing? Come può accostarsi alla parola benessere?

In realtà il marketing è analisi, ricerca e processo volto ad intercettare bisogni reali e generare scambi di beni prodotti e servizi.  Per fare questo mette in campo molte doti e talenti e riesce a indurre un cambiamento di pensiero e abitudini. Come le più grandi abilità umane se usate con coscienza al servizio dell’umanità e del benessere individuale e collettivo può generare un’economia virtuosa, utile all’evoluzione del genere umano, alla cura della sua salute e alla gioia.

Il marketing del benessere, usa parole, tattiche e strategie con l’obiettivo di realizzare un cambiamento positivo attraverso lo scambio di valore; esso si pone, soprattutto, l’obiettivo di convertire le abitudini nocive in abitudini salubri attraverso scelte consapevoli e informate . Il marketing  diventa così un motore di cambiamento che desidera servire, anziché “sfruttare”, la società.

Quali sono i settori di mercato coinvolti dal marketing del benessere?

Il marketing del benessere coinvolge un settore molto grande, (che genera peraltro fatturati interessanti – e che potrebbe determinare la nascita di una sana e nuova economia) a cui diversi imprenditori e professionisti  non sanno di appartenere. Per di più molto di quelli che invece dichiarano di farne parte non hanno ancora compreso l’importanza e il dovere morale di migliorare le condizioni di salute, benessere e rinascita consapevole della società.   

Il compito del marketing del benessere

Il primo compito di chi fa marketing del benessere è quello di ridare identità al benessere, meglio al wellness, parlando in termini globali . Il secondo è quello di far prosperare una wellness economy autentica e inoltre di generare uno scambio di valore, applicando il processo descritto nel libro “Il marketing del benessere”.

Quindi cosa si deve intendere per wellness? Si tratta di un  atteggiamento dinamico e proattivo di ricerca individuale e collettiva di quelle azioni, abitudini, stili di vita che ci conducono verso una condizione di salute olistica ( completa ). E’ una scelta di equilibrio e di salute che può avvenire tramite la conoscenza delle reali fonti di benessere psichico, fisico, ambientale, spirituale e relazionale.

Il Global Wellness Institute, che analizza i trend di questo settore, ha definito il wellness :“the active pursuit of activities, choices and lifestyles that lead to a state of holistic health”  (il perseguimento proattivo di attività, scelte e stili di vita che portino a uno stato di salute olistica) e ha inglobato fra gli attori del settore imprese e professionisti che permettono il verificarsi di dette scelte, azioni e stili di vita.

Fra questi abbiamo i settori del mercato immobiliare, dei luoghi di lavoro, del turismo, spa, centri benessere, sport, medicina estetica, cura della persona, medicina olistica, alimentazione sana, nutrizione e perdita di peso, bellezza e cura della persona e della medicina preventiva, personalizzata, complementare  e proveniente da antiche tradizioni.

Il marketing come strumento di cambiamento per il benessere individuale.

In questi settori possiamo convertire il rapporto utilitaristico del “brand – consumatore” a vantaggio di tutti i soggetti coinvolti, in un rapporto di condivisione di valori fra chi offre un fattore di salute olistica e chi cerca uno stile di vita sano.

Quando il marketing diventa strumento di cambiamento finalizzato al miglioramento del benessere individuale e collettivo, cambiano insieme strategia, brand e comunicazione.

Un imprenditore oggi si differenzia ed emerge dalla massa proprio quando è capace di portare un alto grado di informazione, conoscenza e consapevolezza sul servizio , prodotto e merce che propone;  sui vantaggi che porta, sui problemi che può risolvere, sulle qualità ma anche sui limiti, sulle controindicazione e come gestirle.

Un marketing etico e consapevole

Il marketing del benessere etico e consapevole sa esattamente dove vuole portare il cliente, quali leve motivazionali toccare e quali effetti procurare, senza farne un segreto. È ben informato sui comportamenti di acquisto e fa in modo di renderli consapevoli. Si pone l’obiettivo di far comprendere alle persone il loro status quo e cosa cambierà, fa’ si che si innamorino di ciò che potrebbero diventare, dell’esperienza che potrebbero vivere, dello stato di benessere che potrebbero raggiungere.  Con questo approccio la scelta è consapevole, il legame diventa autentico, la fiducia cresce e si genera il passaparola spontaneo dei brand ambassador. Non vi è forzatura, ma si genera un flusso spontaneo.

Il marketing del benessere esiste ed è un processo etico, consapevole, relazionale, concreto, narrativo ed educativo diretto a soddisfare l’esigenza di cambiamento verso una vita migliore attraverso la creazione e lo scambio del valore di prodotti e servizi idonei a tale scopo, realizzando profitto e sinergie.

Paola Rizzitelli – Il Marketing del Benessere. Il cambiamento necessario per una nuova economia

E’ un strategia che creerà nuove leadership diffuse e sinergiche che porteranno un nuovo equilibrio: l’economia del benessere e una società consapevole che co-produce benessere.

La “missione” del marketer

Il più grande ostacolo del marketing del benessere sono tuttavia le persone che non pensano e che non sono consapevoli delle conseguenze delle loro scelte.  Si tratta di persone che non vogliono cambiare  e che continuano a scegliere quello che il mercato propone e non hanno capito che l’acquisto è una scelta politica di benessere.

Allora emerge la missione coraggiosa del marketer del benessere e delle imprese oneste della wellness economy: educare e portare consapevolezza.

Dott.ssa Paola Rizzitelli, esperta di wellness economy, fondatrice di Sinergie per il Benessere, consulente di marketing e comunicazione.

Dr. Claudio Pagliara, medico oncologo esperto di medicina olistica, Presidente dell’ Associazione “La Medicina Olistica Nazionale”.


Vi ricordiamo che sulla nostra piattaforma, all’interno della categoria “Interviste integrali” è disponibile in visione gratuita Claudio Pagliara, una lunga intervista di Thomas Torelli al medico oncologo co-autore di quet’articolo.

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2 comments

    1. Grazie Gabriella! Infatti, anche secondo noi è molto importante trovare la giusta via di comunicazione per coinvolgere le persone su quest’argomento importante ancora poco conosciuto.

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