top of page
banner uam.jpg

Oltre la soglia: fisica quantistica, coscienza e l’illusione della morte

  • Immagine del redattore: Redazione UAM.TV
    Redazione UAM.TV
  • 11 giu
  • Tempo di lettura: 4 min

Esiste davvero un confine tra la vita e la morte? Oppure è la nostra coscienza a definirlo, piegando lo spazio e il tempo con la sua sola presenza?

ree

Introduzione: ai confini della percezione


La scienza ha da sempre cercato risposte ultime: cos'è la vita? Cos'è la morte? Ma negli ultimi decenni, grazie alle rivoluzioni della fisica quantistica, alcune di queste risposte sembrano non appartenere più solo al dominio della materia. Oggi, al crocevia tra neuroscienze, spiritualità e fisica dei quanti, emergono ipotesi affascinanti: e se la coscienza fosse qualcosa di più di un effetto collaterale del cervello? E se la morte non fosse un vero finale, ma un passaggio?

A sostenere queste visioni ci sono studiosi coraggiosi, teorie quantistiche della mente e persino dati reali registrati in pazienti clinicamente deceduti. In questo articolo esploriamo due spunti di riflessione profondi: un picco cerebrale anomalo registrato dopo l’arresto cardiaco e la teoria del biocentrismo, secondo cui la morte non esisterebbe nel modo in cui la intendiamo.


La coscienza dopo il cuore: lo strano picco della mente morente


Nel 2023, un team di medici e fisici dell’Università dell’Arizona ha riportato un fenomeno sconcertante: in un paziente clinicamente morto, privo di battito cardiaco e in stato terminale, si è registrato un picco improvviso di onde cerebrali gamma, proprio nei minuti successivi all’arresto cardiaco. Queste onde sono normalmente associate a stati di coscienza elevata, sogni lucidi, meditazione profonda.

Uno degli scienziati coinvolti, Dr. Stuart Hameroff, ha proposto una spiegazione radicale: quel picco potrebbe rappresentare la coscienza che “lascia” il corpo, un’attività quantistica in uscita dai microtubuli dei neuroni, coerente con la teoria Orch-OR (Orchestrated Objective Reduction), elaborata insieme al fisico Roger Penrose.

Questa visione suggerisce che la coscienza non si spegne con la morte biologica, ma si dissolve o migra in un altro stato, mantenendo coerenza per un breve tempo. Una sorta di eco quantico dell’essere, che potrebbe giustificare molte testimonianze di esperienze ai confini della morte (NDE).


Biocentrismo: e se la morte fosse solo un’illusione?


Parallelamente, si fa sempre più strada l’ipotesi del biocentrismo, formulata dal medico e scienziato Robert Lanza. Secondo questa teoria, la coscienza non è un sottoprodotto dell’universo, ma la sua base. In altre parole: non è il cervello a produrre la coscienza, ma è la coscienza a creare ciò che chiamiamo realtà.

Nel quadro del biocentrismo, la morte non può esistere, perché la coscienza non è situata nel tempo lineare che viviamo. Quando il corpo muore, ciò che realmente accade è un “collasso della funzione d’onda” solo all’interno della realtà osservata. Ma in altri stati quantistici, la coscienza può continuare, come se semplicemente cambiasse stanza in una casa infinita.

Questa idea è supportata da alcune implicazioni della meccanica quantistica: il principio di sovrapposizione e il ruolo centrale dell’osservatore. Senza un osservatore, nulla esiste come “realtà definita”. Dunque, la nostra morte può essere reale solo per chi resta — ma non necessariamente per la nostra coscienza, che continua a percepire in un altro “ramo” dell’universo.


Una nuova visione dell’esistenza


Entrambe le ipotesi—quella neurologica quantistica e quella filosofico-biologica del biocentrismo—convergono su un punto cruciale: la coscienza è un mistero non riducibile al solo cervello. È una forza, forse un campo, o addirittura un principio cosmico.

Questo rimetterebbe in discussione molti dogmi della medicina, della filosofia e perfino delle religioni. Significherebbe, ad esempio, che l’esperienza soggettiva non cessa con la morte fisica. Che la consapevolezza può essere non-locale, come alcuni esperimenti su fotoni e entanglement quantistico sembrano suggerire.

In questa prospettiva, anche la spiritualità e le tradizioni antiche, spesso derise dal riduzionismo moderno, riacquistano valore come linguaggi simbolici di una verità che la scienza sta appena iniziando a sfiorare.


I contenuti UAM.TV che approfondiscono il tema


Su UAM.TV trovi diversi documentari e approfondimenti che toccano questi argomenti da più angolazioni:

Dov’è esattamente il confine tra la vita e la morte? La coscienza può esistere separata dal corpo? È il territorio della NDE, Near Death Experience, in italiano premorte. Un fenomeno mondiale che tocca milioni di persone e pone domande antiche quanto l’umanità, a cui neppure la scienza oggi riesce a dare ancora una risposta definitiva. Molti si sono avvicinati a quella linea sottile che separa la vita dalla morte… e sono riusciti a tornare indietro. E vogliono raccontarlo.



Perché la morte ci fa paura - Concetto di Eternità - L'impossibilità di vivere in eterno - La Divinità per essere deve manifestarsi - Come morire il più tardi possibile - Il compito che ognuno di noi ha da svolgere su questo mondo - La Morte e la vita dopo la Morte - L'aldilà è una conseguenza dell'aldiqua - La ricerca della certezza della vita dopo la vita : non solo teoria, anche prove - I casi di NDE ( Near Death Experience ) - Esperienze vere con foto e film di contatti con l'aldilà - Cani e gatti in Paradiso: le prove della sopravvivenza dell'anima dei nostri amici pelosi.


Eben Alexander, affermato medico di Harvard, racconta la sua incredibile esperienza di vita oltre la vita.“Mi ritrovai in un mondo completamente nuovo. Il mondo più bello e più strano che avessi mai visto”.Il professor Eben Alexander era sempre stato scettico circa la vita ultraterrena e i racconti di esperienze extracorporee dei suoi pazienti.


Citazione d’autore


“La morte è solo un passaggio verso un’altra forma dell’essere. L’illusione è credere che siamo solo carne e tempo."

Robert Lanza

Consiglio consapevole


Prova a osservare il momento presente come se fosse il centro dell’universo. Senti la tua coscienza come qualcosa che non si trova dentro di te, ma intorno a te. Forse non sei un corpo che pensa, ma un pensiero che si è fatto corpo.


Commenti

Valutazione 0 stelle su 5.
Non ci sono ancora valutazioni

Aggiungi una valutazione
bottom of page