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Settembre in saggezza. I consigli della nonna per vivere la stagione con equilibrio

  • Immagine del redattore: Redazione UAM.TV
    Redazione UAM.TV
  • 7 set
  • Tempo di lettura: 4 min

Tra il profumo delle marmellate e il calore delle tisane, settembre ci riporta al cuore della saggezza delle nonne

Settembre in saggezza. I consigli della nonna per vivere la stagione con equilibrio

Il ritorno della memoria nei piccoli gesti


Settembre non è solo un mese di transizione: è un tempo che vibra di ricordi. La luce si fa più tenue, dorata come miele, e sembra filtrare direttamente dal passato. In questo cambiamento lento, si risveglia in molti di noi la memoria delle cucine delle nonne. Le porte socchiuse, i profumi di conserve, i cassetti pieni di coperte pulite, il gesto paziente di chi sapeva che la vita si reggeva su riti semplici e costanti.

Le nonne avevano il dono di trasformare il quotidiano in poesia. Loro ci insegnavano, senza parole altisonanti, che l’armonia non si trova lontano, ma tra le mani, nei dettagli, nel modo in cui custodiamo ciò che abbiamo. In quelle mani callose c’era tutta la forza di chi conosceva il valore del tempo e della cura.


Le conserve e la gratitudine per l’abbondanza


Chi non ricorda i grandi pentoloni di settembre, colmi di pomodori maturi? Bollivano sul fuoco per ore, mentre l’odore invadeva ogni angolo della casa. Le nonne trasformavano l’abbondanza della terra in scorte preziose per l’inverno. Non era solo un gesto pratico, ma un atto sacro di gratitudine: ogni barattolo sigillava la generosità della stagione e la promessa di calore nei giorni freddi.

Oggi, ripetere questo rituale significa ricordarci che nulla va sprecato e che la natura ci offre il meglio quando impariamo a rispettarne i ritmi. Preparare marmellate, sott’oli, o anche solo conservare erbe aromatiche secche, è un modo per dire “grazie” alla terra e alle sue stagioni.


I rimedi semplici per i primi freddi


Le nonne non correvano in farmacia al primo colpo di tosse. Sapevano che il miele calmava la gola, che una tisana di salvia poteva rafforzare, che un decotto di alloro aiutava a respirare meglio. Con le loro ricette semplici ci ricordavano che la natura è la nostra prima medicina e che la salute si custodisce giorno dopo giorno.

Bere una tisana oggi, quando l’aria si fa più pungente, può sembrare un piccolo gesto, ma è anche un atto di fiducia verso la saggezza naturale. È imparare a rallentare, a prendersi cura di sé senza l’ansia di soluzioni immediate, ma con la pazienza di chi coltiva il proprio equilibrio interiore.


La casa come rifugio


Settembre era anche il tempo del riordino: gli armadi si aprivano per accogliere le coperte, i tappeti si stendevano di nuovo sui pavimenti, i cassetti profumavano di lavanda. Non era solo questione di pulizia: era un modo per preparare il nido, rendere la casa rifugio, luogo sacro in cui sentirsi protetti dal freddo che avanzava.

La nonna lo sapeva: una casa ordinata e curata riflette un’anima in pace. E oggi, nel vortice della modernità, tornare a quei piccoli rituali ci ricorda che vivere in armonia parte dal nostro spazio interiore e si riflette nello spazio che abitiamo.


La saggezza che non invecchia


I consigli della nonna non erano formule rigide, ma intuizioni profonde: vivere in sintonia con la natura, rispettare i cicli del tempo, custodire le piccole cose. Ogni settembre possiamo scegliere di tornare a quei gesti, non come nostalgici, ma come eredi consapevoli di una sapienza che sa ancora nutrire il presente.

Non è un caso che oggi, proprio mentre il mondo ci spinge verso la velocità, sentiamo il bisogno di tornare a quelle radici. Perché dentro ogni barattolo fatto in casa, dentro ogni tisana calda, c’è una memoria che ci insegna a vivere con più cuore e meno fretta.


Un invito a ritrovare la natura dentro di noi


Ed è proprio qui che la saggezza delle nonne si intreccia con le nuove vie della consapevolezza. Su UAM.TV trovi la serie Eat, Grow, Love, un viaggio in sei episodi che ci porta in giro per il mondo alla scoperta della permacultura. È un modo per tradurre in chiave moderna gli stessi insegnamenti che le nonne custodivano: prendersi cura della terra, coltivare con semplicità, ritrovare un rapporto autentico con il cibo e con la natura.


La serie ci mostra che non serve possedere campi sconfinati per coltivare: basta un davanzale, un terrazzo, un piccolo giardino per ritrovare il contatto perduto. In un’epoca di vite frenetiche, la permacultura diventa un ponte tra passato e futuro, tra la saggezza antica e la necessità moderna di vivere in modo sostenibile. Guardarla significa ricordare che, anche oggi, possiamo nutrire corpo e spirito con gesti semplici e pieni d’amore.


Citazione d’autore

“La saggezza è come un giardino: se non la coltivi, non puoi raccoglierla.”

Proverbio africano

Consiglio consapevole

In questo settembre, scegli un gesto delle tue radici e riportalo nella tua vita quotidiana: una marmellata fatta in casa, una tisana serale, un piccolo orto sul balcone. Poi concediti un momento per guardare la serie Eat, Grow, Love su UAM.TV: potresti scoprire che i consigli della nonna e le pratiche di oggi parlano la stessa lingua, quella della natura e del cuore.


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