Madre Teresa di Calcutta e la Giornata Internazionale della Carità
- Redazione UAM.TV
- 3 giorni fa
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Il dono di sé come via verso l’umanità

La radice di una giornata speciale
Il 5 settembre è una data che porta con sé un significato profondo. In quel giorno del 1997 moriva Madre Teresa di Calcutta, la donna che aveva scelto di vivere tra i poveri e gli emarginati del mondo, trasformando la sua vita in una testimonianza radicale di amore.
Non a caso le Nazioni Unite hanno scelto proprio questa data per istituire la Giornata Internazionale della Carità. Una scelta che non è simbolica, ma che richiama l’eredità viva di chi, con gesti semplici e concreti, ha mostrato al mondo che la grandezza si misura nella capacità di servire.
Il suo cammino di fede e dedizione è stato riconosciuto ufficialmente dalla Chiesa quando, il 19 ottobre 2003, Papa Giovanni Paolo II l’ha proclamata santa, consegnando al mondo intero la sua figura come modello universale di carità. La Chiesa ha stabilito di celebrarla ogni anno il 5 settembre, giorno della sua morte, affinché la memoria della sua vita resti indissolubilmente legata al segno della sua ultima offerta d’amore.
In un’epoca che misura il valore delle persone in base alla produttività e al successo, la sua voce continua a risuonare come un invito disarmante alla semplicità: “Non possiamo fare grandi cose, ma piccole cose con grande amore.”
La carità come energia che trasforma
Quando pensiamo alla parola “carità”, spesso la confondiamo con un gesto occasionale di beneficenza. Ma il suo senso originario è più profondo. La carità è amore che si fa azione, è la capacità di riconoscere nell’altro una parte di noi stessi.
Madre Teresa ci ricorda che la carità non è un lusso, ma un atto rivoluzionario. È scegliere di prendersi cura anche quando sembra inutile, di restare accanto anche quando il mondo volta le spalle. È l’arte del prendersi responsabilità di una sofferenza che non è la nostra, trasformandola in ponte di comunione.
Un’intervista immaginaria con Madre Teresa
Abbiamo provato a immaginare come potrebbe rispondere oggi Madre Teresa, se le chiedessimo di parlare a chi legge queste pagine.
D: Madre Teresa, cosa significa per lei la parola “carità”?
R: La carità non è dare ciò che avanza, ma condividere ciò che abbiamo, anche quando è poco. È guardare negli occhi chi soffre e dirgli: “Tu non sei solo”. Non serve essere ricchi per dare, basta avere un cuore aperto.
D: Molti pensano che il mondo sia troppo grande e complesso per essere cambiato dai nostri piccoli gesti. Lei cosa risponderebbe?
R: Non preoccuparti di cambiare il mondo. Ama la persona che hai accanto, prenditi cura della sua sete, della sua fame, del suo dolore. Se ognuno facesse questo, il mondo cambierebbe senza nemmeno accorgersene.
D: Qual è il messaggio che lascia ai giovani di oggi, spesso disillusi e confusi?
R: Non abbiate paura della fragilità. Non abbiate paura di servire, perché nel servire si diventa forti. Cercate la bellezza negli occhi degli altri e scoprirete la vostra. Non dimenticate che la vera rivoluzione è amare senza condizioni.
D: Oggi il mondo è attraversato da guerre e conflitti che seminano odio e divisione. Quale via proporrebbe per la pace?
R: La pace non nasce dai trattati, ma dal cuore. Finché ci sarà odio nella famiglia, nella comunità, nel villaggio, ci sarà guerra anche tra le nazioni. La pace comincia da un atto di perdono, dal saper dire: “Non ti condanno, ti accolgo”. È un cammino lungo, ma senza questo non ci sarà mai pace.
D: C’è molta preoccupazione per l’ambiente e la crisi climatica. Come leggerebbe questa sfida alla luce della carità?
R: La Terra è la nostra casa comune, è il dono che Dio ha affidato all’uomo. Non possiamo amare i poveri e nello stesso tempo distruggere la loro terra, l’acqua, l’aria. La carità oggi significa anche custodire il creato, perché i primi a soffrire quando esso viene violato sono sempre i più poveri.
D: La tecnologia ci connette come mai prima d’ora, ma spesso aumenta solitudine e indifferenza. Lei cosa direbbe a chi vive immerso nel mondo digitale?
R: Non lasciate che uno schermo prenda il posto di un volto. La carità non può essere un “like”, deve essere una mano che si tende, una voce che ascolta, una presenza che conforta. Usate la tecnologia per avvicinarvi, non per nascondervi.
“Amma’s Way” su uam.tv: il dono dell’abbraccio come forma di carità
Nel nostro catalogo proponiamo anche il documentario «Amma’s Way», diretto da Anna Agnelli, che racconta la vita e le opere di Amma (Mata Amritanandamayi), conosciuta in tutto il mondo come la “Santa degli abbracci”. In Occidente è nota per il suo celebre darshan, l’abbraccio di benedizione con cui ha consolato milioni di persone, ma il film mostra soprattutto le sue immense opere umanitarie: ospedali gratuiti, scuole, case, sostegno alle popolazioni colpite da disastri naturali.
Amma ha trasformato il gesto intimo dell’abbraccio in una rete globale di progetti attraverso il Mata Amritanandamayi Math e l’iniziativa Embracing the World, portando avanti una missione che tocca salute, istruzione, ambiente e assistenza sociale.
Così come Madre Teresa ha fatto della carità un segno universale di amore, Amma dimostra che la compassione non è mai astratta, ma diventa cura concreta. Il documentario, disponibile su uam.tv, ci offre l’occasione di riflettere su quanto i gesti semplici – un sorriso, una carezza, un abbraccio – possano generare trasformazioni profonde quando diventano impegno collettivo.
Un invito che attraversa il tempo
Celebrare oggi la Giornata Internazionale della Carità significa non solo ricordare la data della morte di Madre Teresa, il 5 settembre 1997, e la sua canonizzazione, ma anche aprirsi a nuove figure che incarnano la stessa energia universale, come Amma. Significa rinnovare dentro di noi la possibilità di un amore che diventa azione concreta.
Può essere un gesto semplice: un ascolto sincero, una parola gentile, un aiuto a chi è invisibile. Nel tessuto della nostra vita quotidiana, la carità è il filo che cuce le ferite e tiene unito ciò che rischia di disperdersi. È il segno che l’umanità, nonostante tutto, non smette di credere nel bene.
Citazione d’autore
“Se giudichi le persone, non avrai tempo per amarle.”
Madre Teresa di Calcutta
Consiglio consapevole
Oggi prova a dedicare dieci minuti a un atto di gentilezza gratuito. Non pensare a quanto sia piccolo o insignificante: un sorriso, un messaggio di incoraggiamento, un aiuto inatteso. Sono proprio questi gesti che alimentano il flusso invisibile della carità, la più potente energia di trasformazione collettiva.
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