A Taste of Utopia: Diecimila cuori per cambiare il mondo
- Redazione UAM.TV
- 13 giu
- Tempo di lettura: 5 min
Aggiornamento: 13 giu
Disponibile da oggi, 13 giugno, su UAM.TV: un viaggio collettivo verso la pace interiore e globale.

Un viaggio nel cuore della coscienza
Ci sono film che informano. Altri che emozionano. E poi ci sono film come A Taste of Utopia, che ispirano e risvegliano. Diretto da Renato Lisanti, giovane regista sensibile ai temi della consapevolezza e della trasformazione sociale, questo straordinario documentario ci conduce in India, dove diecimila esperti di Meditazione Trascendentale e Volo Yoga si riuniscono per un esperimento senza precedenti: generare la pace mondiale attraverso la forza della coscienza collettiva.
Lisanti, con uno sguardo sobrio ma profondo, riesce a connettere spiritualità, scienza e testimonianze autentiche, costruendo un racconto che non impone una verità ma apre uno spazio di riflessione. A Taste of Utopia è il frutto di un approccio delicato ma visionario, capace di restituire dignità al silenzio e forza alla meditazione come strumento di cambiamento.
Un progetto ambizioso, quasi utopico — ma proprio per questo necessario. In un’epoca segnata da crisi globali, instabilità e disconnessione interiore, questo film è un invito a tornare all’essenziale, a guardare dentro di noi per trasformare il mondo là fuori.
L’Effetto Maharishi: la scienza della pace interiore… e globale
Alla base del documentario c’è un concetto tanto rivoluzionario quanto affascinante: l’Effetto Maharishi. Un fenomeno che unisce spiritualità antica e ricerca scientifica contemporanea, aprendo una nuova frontiera nel modo in cui concepiamo la pace e il cambiamento sociale.
Secondo Maharishi Mahesh Yogi — fisico, filosofo e guida spirituale — la coscienza non è un sottoprodotto del cervello, ma un campo fondamentale della realtà, proprio come l’elettromagnetismo o la gravità. Quando questo campo viene stimolato e ordinato da una massa coerente di meditanti avanzati, si verifica una sorta di “risonanza” globale: diminuiscono i tassi di criminalità, le guerre si placano, la società entra in uno stato più armonioso. È questo che accade quando almeno 10.000 Sidha si riuniscono per meditare insieme in modo coordinato: il risultato è una trasformazione misurabile, concreta e verificabile.
Questo effetto non è solo teoria. Già nel 1984, durante il primo grande esperimento negli Stati Uniti intitolato A Taste of Utopia, vennero osservati cali significativi di violenza e tensioni sociali. Oggi, numerosi studi peer-reviewed — consultabili su riviste accademiche internazionali — confermano la validità di questi risultati, aprendo un varco tra le neuroscienze, la fisica quantistica e la saggezza vedica.
Anche il documentario Resonance, firmato da Thomas Torelli, affronta questo concetto da un’altra prospettiva: quella delle vibrazioni, dei campi elettromagnetici e della risonanza tra esseri viventi. Come Resonance ci mostra la natura vibrazionale dell’universo, A Taste of Utopia ci mostra come il nostro stato interiore possa risuonare con il mondo — e modificarlo.
Nel 2024, a sedici anni dalla scomparsa del Maharishi, un nuovo esperimento ha chiuso simbolicamente il cerchio, richiamando diecimila praticanti in India per dare forma, ancora una volta, a quella visione: un mondo pacificato attraverso la trasformazione della coscienza collettiva. Ma non si tratta solo di eventi occasionali. Il vero obiettivo è creare gruppi permanenti in tutto il mondo, capaci di sostenere nel tempo una nuova coerenza globale. Perché la pace, come la coscienza, ha bisogno di continuità.
Intervista a Thomas Torelli: “Perché UAM.TV propone questo film adesso”
Abbiamo chiesto a Thomas Torelli, regista e fondatore di UAM.TV, le ragioni profonde che l’hanno spinto a rendere disponibile questo documentario al nostro pubblico proprio in questo momento storico.
Thomas, perché hai deciso di proporre A Taste of Utopia su UAM.TV?
Perché oggi più che mai abbiamo bisogno di un’alternativa alla narrazione dominante. Viviamo in un mondo frenetico, frammentato, diviso. Ma la divisione nasce dentro di noi. Questo film ricorda che c’è una via diversa: quella del ritorno alla coscienza. È un messaggio che sento profondamente mio, e che è in perfetta sintonia con la visione di UAM.TV.
Cosa ti ha colpito maggiormente del documentario?
L’autenticità. Quello che vediamo non è una fiction spirituale o una teoria astratta. È un evento reale, vissuto da migliaia di persone con disciplina e dedizione. Mi ha colpito la potenza del silenzio, il suono della trasformazione interiore che diventa forza concreta nel mondo. Un esperimento di pace così, raccontato con immagini, suoni, volti, è una testimonianza di speranza.
Credi che davvero diecimila meditanti possano cambiare il mondo?
Credo che ogni singola coscienza, quando è allineata a valori di amore, pace e verità, abbia un potere trasformativo immenso. Ma quando quelle coscienze si uniscono, in modo coerente e collettivo… succede qualcosa di più grande. Questo film non è solo da vedere. È da assorbire. È un invito all’azione interiore. Ecco perché è urgente proporlo ora.
Un seme di pace, da far germogliare ovunque
A Taste of Utopia non è un semplice documentario. È un catalizzatore. È una visione concreta che unisce mente e cuore, scienza e spiritualità, speranza e metodo. In un tempo in cui tutto sembra crollare — dalle relazioni internazionali all’equilibrio climatico, dal senso di comunità alla salute mentale — questo film propone una direzione chiara e coraggiosa: rimettere al centro la coscienza.
Non si tratta solo di un’utopia da ammirare sullo schermo. È un invito all’azione. Un richiamo silenzioso ma potente rivolto a chi, anche solo per un attimo, ha sentito che “così com’è il mondo non può andare avanti”. È un’esortazione a trasformare la spiritualità in responsabilità, il raccoglimento in pratica quotidiana, la meditazione in motore di cambiamento collettivo.
L’utopia di cui parla questo film non è la fuga dalla realtà, ma il coraggio di immaginarne una nuova. E ogni visione alternativa nasce da un’intenzione profonda, da un gesto silenzioso, da uno spazio interiore che si apre.
Guardare questo film può essere il primo passo. Ma poi serve coltivare. Respirare. Ascoltare. Riunirsi. Meditare. Agire.
Ogni volta che scegliamo la calma invece della reazione impulsiva, ogni volta che meditiamo anziché disperderci, ogni volta che ci prendiamo cura della nostra energia interiore, contribuiamo — in modo invisibile ma potente — a un cambiamento globale.
Perché l’Effetto Maharishi, alla fine, non è solo un fenomeno misurabile con dati e grafici. È un appello universale a riconoscere che tutto è connesso. E che la vera rivoluzione, quella che non passa dalle armi né dalle piazze, comincia nel luogo più semplice e più difficile da abitare: dentro di noi.
A Taste of Utopia non è la fine di un sogno.È l’inizio di un nuovo modo di stare al mondo.Un mondo che non aspetta altro che essere respirato, consapevolmente, insieme.

Citazione d’autore
“Non puoi fermare le onde, ma puoi imparare a surfare.”
Jon Kabat-Zinn
Consiglio consapevole
Prova, per una settimana, a meditare ogni mattina per 10 minuti. Non per ottenere qualcosa, ma per ascoltarti. Perché la pace nel mondo comincia dallo spazio che coltivi dentro di te.
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