Io, pastafariano. La storia del prodigioso spaghetto volante
- Redazione UAM.TV

- 10 ott
- Tempo di lettura: 3 min
Quando l’ironia diventa una forma di fede

Un colino in testa, un sorriso ironico e un profondo rispetto per la libertà di pensiero: così nasce una delle “religioni” più controverse e affascinanti del nostro tempo. Il Pastafarianesimo, conosciuto anche come la Chiesa del Prodigioso Spaghetto Volante, nasce come provocazione contro l’insegnamento del creazionismo nelle scuole americane, ma diventa presto un movimento globale, una forma di satira che riesce a parlare seriamente di libertà, diritti e fede.
Il documentario “Io, Pastafariano. La storia del prodigioso spaghetto volante”, diretto da Michael Arthur e ora disponibile su uam.tv, racconta questa storia surreale e profondamente umana, mostrando come dietro la comicità del gesto si nasconda una delle più sincere battaglie per la libertà di coscienza degli ultimi decenni.
Il Mostro Volante di Spaghetti: un dio nato per caso
Tutto comincia nel 2005, quando un giovane fisico americano, Bobby Henderson, scrive una lettera ironica al Dipartimento dell’Istruzione del Kansas per protestare contro la decisione di insegnare il “disegno intelligente” come teoria alternativa all’evoluzione di Darwin.
Nella sua lettera afferma che, se si accetta l’idea di un creatore intelligente, bisogna allora accettare anche la possibilità che l’universo sia stato creato da un Prodigioso Spaghetto Volante invisibile e onnipotente.
Da quella satira nasce un mito moderno, con i suoi simboli, le sue “preghiere” e perfino i suoi comandamenti, chiamati Gli Otto “Vorrei davvero che non lo facessi”.
Ma soprattutto nasce un nuovo linguaggio della libertà: quello dell’ironia come antidoto al fanatismo.
Satira e spiritualità: quando ridere diventa un atto sacro
Nel documentario, il regista Michael Arthur ci porta a incontrare alcuni “fedeli pastafariani” sparsi nel mondo. Ci sono uomini e donne che chiedono di poter indossare uno scolapasta nelle foto dei documenti ufficiali, in quanto copricapo sacro della loro fede. Altri rivendicano il diritto di celebrare matrimoni pastafariani o di aprire “chiese” che siano spazi di riflessione e dialogo.
Ma la forza del film non sta solo nella bizzarria delle immagini. Sta nel modo in cui mostra il potere dell’umorismo come strumento politico e spirituale. Il Mostro Volante di Spaghetti diventa così una metafora: ridendo dei dogmi, i Pastafariani smascherano la rigidità del pensiero religioso e aprono un varco alla libertà.
La battaglia per il riconoscimento e la libertà di credo
In diversi paesi, i Pastafariani hanno portato avanti cause legali per essere riconosciuti come religione a tutti gli effetti. In Austria, Niko Alm è riuscito a ottenere una patente con lo scolapasta in testa, dimostrando che lo Stato non può decidere cosa sia o non sia “sacro”. In Olanda e in Nuova Zelanda, i matrimoni pastafariani sono stati celebrati e, in alcuni casi, legalmente riconosciuti.
Attraverso queste vicende, il documentario solleva una domanda che va ben oltre la satira: che cosa significa credere?
E soprattutto: chi stabilisce i confini tra fede autentica e parodia?
Serietà, leggerezza e filosofia
Arthur costruisce un racconto sorprendentemente equilibrato. Il suo sguardo non è mai derisorio, ma curioso e rispettoso. Interviste a filosofi come Daniel Dennett e scienziati come Edward J. Larson si alternano a scene di vita quotidiana, in cui i Pastafariani appaiono come persone comuni che hanno scelto di combattere con la risata, non con l’odio.
La leggerezza diventa così un atto di resistenza, e il colino un simbolo universale di laicità e pensiero critico. Il film ci invita a riflettere sul valore della satira come forma di spiritualità moderna, capace di disinnescare i dogmi e restituire all’essere umano il diritto di ridere anche di ciò che teme.
Il messaggio di UAM.TV
UAM.TV sceglie di accogliere "Io, Pastafariano. La storia del prodigioso spaghetto volante" nel proprio catalogo perché ne condivide il messaggio più profondo: la ricerca di libertà, il rispetto delle differenze e la capacità di usare la coscienza come bussola. In un mondo dove la fede divide e la ragione viene spesso ridicolizzata, questo film ricorda che la risata può essere una forma di preghiera e di ribellione insieme.
Guardarlo significa aprirsi a una nuova idea di spiritualità: ironica, laica e profondamente umana.
Conclusione
“Io, Pastafariano. La storia del Prodigioso Spaghetto Volante” non è solo un documentario: è un invito a guardare il sacro con occhi diversi, a comprendere che la vera fede non ha bisogno di dogmi, ma di curiosità e di spirito critico.Forse il Prodigioso Spaghetto Volante non esiste, ma la libertà di pensare con la propria testa sì, ed è questo, in fondo, il miracolo più grande.
Citazione d’autore
“La risata non è il contrario della fede, ma il suo miglior alleato.”
Mark Twain
Consiglio consapevole
Allenati a ridere di ciò che ti spaventa. L’umorismo è una forma di lucidità: quando impari a sorridere del potere, nessuno può più manipolarti.







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