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Thomas Sankara: un’intervista immaginaria con il Che Guevara africano

  • Immagine del redattore: Redazione UAM.TV
    Redazione UAM.TV
  • 1 giorno fa
  • Tempo di lettura: 5 min

Le idee senza tempo del leader burkinabé in un’intervista immaginaria e il sogno di un film che racconti la sua rivoluzione per dignità, giustizia e libertà.

Thomas Sankara: un’intervista immaginaria con il Che Guevara africano
Thomas Sankara: un’intervista immaginaria con il Che Guevara africano

Ci sono figure che attraversano la storia come un lampo, lasciando una scia di ispirazione che non si spegne mai. Thomas Sankara, presidente del Burkina Faso dal 1983 al 1987, è uno di questi. Quasi quarant’anni dopo il suo assassinio, la sua voce risuona ancora tra chi sogna un mondo più giusto, libero dallo sfruttamento e dall’ingiustizia. La sua lotta per la dignità africana, l’autosufficienza economica e l’emancipazione delle donne continua a parlare a chi rifiuta le logiche predatorie di un sistema globale ancora profondamente ingiusto.Per questo abbiamo immaginato un incontro impossibile: un’intervista a Thomas Sankara come se fosse vivo oggi, pronto a commentare le sfide del nostro tempo. Un modo per riaccendere il suo pensiero, in attesa che il regista Thomas Torelli, fondatore di UAM.TV, realizzi il suo sogno: un film dedicato a questo straordinario rivoluzionario, capace di restituire al pubblico l’urgenza di un messaggio che non ha mai perso attualità.


L’intervista impossibile


UAM.TV: Presidente Sankara, se fosse qui oggi, cosa direbbe a un giovane che si sente impotente di fronte alle ingiustizie del mondo?


Thomas Sankara: Direi che la rassegnazione è la prima vittoria di chi opprime. Quando pensi che nulla possa cambiare, hai già consegnato la tua libertà. La gioventù deve coltivare la coscienza critica, organizzarsi, studiare e unirsi per cambiare le cose. È nella collettività che nasce la forza, non nell’individualismo. Non importa quanto sembri piccolo il tuo gesto: ogni atto di coraggio rompe la catena dell’ingiustizia e ispira altri a fare lo stesso. Anche nei momenti più bui, bisogna ricordare che la storia è piena di rivoluzioni nate dal coraggio di pochi.


UAM.TV: Quali sono, secondo lei, le nuove forme di colonialismo che dobbiamo combattere oggi?


Thomas Sankara: Oggi il colonialismo si chiama debito, multinazionali, estrattivismo. La nostra terra viene ancora saccheggiata, ma questa volta con trattati economici, contratti ineguali e prestiti che ci legano per generazioni. Le nostre risorse naturali diventano ricchezza per pochi, mentre i nostri popoli restano nella povertà. Dobbiamo ricostruire un’economia al servizio del popolo, non dei profitti stranieri. Questo significa rifiutare il ruolo di semplici fornitori di materie prime e pretendere il diritto di trasformare e valorizzare le nostre risorse in patria. Solo così possiamo spezzare le catene del neocolonialismo.


UAM.TV: Come vede il ruolo delle donne nella liberazione di un popolo?


Thomas Sankara: Non c’è rivoluzione senza liberazione delle donne. Una società che opprime metà della sua popolazione non può essere libera né giusta. Le donne sono colonne portanti delle comunità: la loro oppressione è la radice di molte ingiustizie sociali e la loro emancipazione è la chiave per sradicarle. Durante la mia presidenza, abbiamo abolito la dote, promosso l’accesso delle bambine all’istruzione, sostenuto la partecipazione politica femminile. Se vogliamo un’Africa nuova, dobbiamo cominciare dalla dignità delle nostre madri, sorelle, figlie.


UAM.TV: Presidente, cosa pensa della crisi ambientale che stiamo vivendo?


Thomas Sankara: Non possiamo parlare di giustizia senza parlare di natura. Già quarant’anni fa avevamo piantato milioni di alberi per fermare l’avanzata del deserto: sapevamo che la lotta ambientale era parte integrante della lotta per la sopravvivenza dei popoli africani. Oggi più che mai serve un’alleanza tra popoli per proteggere la Terra: la crisi climatica è la madre di tutte le guerre future, perché le risorse scompariranno e i conflitti aumenteranno. Se vogliamo la pace, dobbiamo salvare il pianeta. Le grandi potenze devono assumersi le loro responsabilità e smettere di imporre ai paesi poveri i costi di un disastro che loro stesse hanno creato.


UAM.TV: Cosa direbbe ai leader africani di oggi?


Thomas Sankara: Di non tradire la loro gente per interessi personali. Di non piegarsi a poteri stranieri che cercano di trasformarli in marionette. Di rifiutare la corruzione come sistema di governo, perché quando la politica si piega al denaro, la dignità di un intero popolo viene svenduta. Chiedo loro di pensare al futuro dei bambini africani, non solo al proprio potere. La leadership è un servizio, non un privilegio. Siate esempi di integrità, non strumenti di oppressione.


Il progetto nel cassetto: un film su Sankara


Proprio questa potenza visionaria ha spinto Thomas Torelli, regista e fondatore di UAM.TV, a sognare la realizzazione di un film che racconti la vita di Sankara. «Il suo messaggio è più attuale che mai», ci spiega Torelli con entusiasmo. «Sankara ci insegna che è possibile cambiare le cose con coraggio e coerenza, ed è questo che voglio raccontare: non un santino, ma un uomo che ha sfidato il sistema globale e ha pagato con la vita. Voglio restituire il contesto: un’Africa piena di speranze, un giovane leader che in soli quattro anni ha rivoluzionato un paese, e le forze interne ed esterne che lo hanno fermato».

Il progetto, ancora in fase embrionale, punta a far conoscere a un pubblico ampio la figura di Sankara, la sua lotta per l’autosufficienza del Burkina Faso, le sue riforme per l’uguaglianza di genere, la sua denuncia contro il debito estero come nuova forma di schiavitù. Torelli vorrebbe combinare documenti d’archivio, ricostruzioni cinematografiche e testimonianze di chi ha conosciuto Sankara, per offrire un racconto coinvolgente e fedele al suo spirito rivoluzionario.Il sogno è che questo film non sia solo una biografia, ma un invito a riflettere sul nostro presente: «Raccontare Sankara è raccontare la possibilità di un’Africa che cammina a testa alta. È ricordare che la vera indipendenza passa attraverso la giustizia sociale e la dignità umana», conclude il regista.


Perché parlare di Thomas Sankara oggi


In un mondo sempre più segnato dalle disuguaglianze, dai conflitti per le risorse e dalla crisi ambientale, la lezione di Sankara ci ricorda che il cambiamento parte dal coraggio di immaginare un’alternativa. E che la libertà, per essere reale, deve essere accompagnata dalla giustizia sociale, dall’amore per la propria terra e dal rispetto per ogni essere umano. Sankara ci insegna che la vera rivoluzione è un atto quotidiano: è scegliere la solidarietà al posto dell’egoismo, la verità al posto della convenienza, il bene comune al posto dell’interesse individuale. Oggi, mentre nuove forme di colonialismo e sfruttamento si mascherano dietro i volti rassicuranti della finanza globale, la sua voce è un monito e un faro: «L’Africa non ha bisogno di elemosine, ma di giustizia».


Citazione d’autore

“Si può uccidere un uomo, ma non le sue idee.”

Thomas Sankara

Consiglio consapevole

Ascolta la voce di chi, come Sankara, ha messo la propria vita al servizio della giustizia. Studia le storie dei leader che hanno lottato per un mondo migliore, perché la consapevolezza è il primo passo per trasformare la realtà.


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