Lettera da un’altra Orsigna: cercare pace in un mondo in guerra
- Thomas Torelli
- 4 giorni fa
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Thomas Torelli e la lezione di pace di Tiziano Terzani

C’è una voce che ogni tanto ritorna, più forte del rumore delle bombe e dei dibattiti in TV. È la voce di chi ha visto tanto e ha scelto la montagna. Quella voce, per me, è stata Tiziano Terzani. E mai come oggi, in mezzo a nuove guerre, vecchi odi e tragedie raccontate come cronaca inevitabile, torno a leggere la prima lettera da Orsigna come fosse stata scritta ieri.
Terzani la scrisse il 14 settembre 2001, appena tre giorni dopo l’attacco alle Torri Gemelle. Quando il mondo invocava vendetta e l’Occidente si preparava a rispondere al terrore col terrore, lui - da un paesino incantato dell’Appennino toscano - invitava tutti a fermarsi. A respirare. A non cadere nella trappola dell’odio. A non reagire come hanno sempre fatto “i barbari”.
“Invece di prepararci a combattere il terrorismo con altri mezzi terroristici, invece di proclamare ‘la guerra contro il terrorismo’, bisogna avere il coraggio di pensare a che cosa l’ha generato.”
Quella frase, ventiquattro anni dopo, è ancora scomoda. Eppure è tutto lì. Il punto non è giustificare. Ma comprendere. Capire che nessun gesto di violenza nasce nel vuoto. Che le ferite dell’umanità sono lunghe, stratificate, e che spesso chi odia è stato odiato a sua volta.
Dal 2002 al 2007 ho contribuito alla scrittura e alla produzione di Zero – Inchiesta sull’11 settembre insieme a Giulietto Chiesa e Franco Fracassi. È stato un viaggio doloroso, fatto di domande senza risposta, verità negate, silenzi assordanti. Ma il vero nodo, ancora oggi, resta lo stesso che Terzani aveva visto subito: la necessità di ascoltare l’altro, anche quando ci fa paura.
Oggi il mondo brucia. In Ucraina, in Palestina, a Gaza, in Iran, in Israele, in Sudan, nello Yemen e in mille altri piccoli focolai di odio. E mentre l’informazione ci divide in tifoserie geopolitiche, dimentichiamo che ogni conflitto nasce da un lungo intreccio di ingiustizie. Che nessuno è immune. Nemmeno l’Occidente che si crede sempre “dalla parte giusta”.
“Abbiamo seminato odio, abbiamo alimentato fanatismi. Ora raccogliamo tempesta.”
Eppure - e qui sta la grandezza del suo messaggio - c’è sempre una via per tornare umani. Non si tratta di scegliere tra “noi” e “loro”, ma di dismettere quella distinzione. Di smettere di pensare che il nostro dolore sia più importante di quello altrui.
Perché, e lo dico anche dopo aver attraversato il mondo con la telecamera in mano, la vera pace nasce dal riconoscere il volto dell’altro come parte di noi.
La mia Orsigna non è un luogo fisico. È quello spazio interiore dove posso tornare a farmi domande, anche scomode. Dove posso chiedermi che senso ha un documentario, una parola, una scelta. Se costruisce ponti o se continua a scavare trincee.
“La pace è un cammino interiore, un atto spirituale prima ancora che politico.”
Queste parole non appartengono solo a Terzani. Le ho fatte mie. Sono scritte in controluce dietro ogni progetto nato con UAM.TV. Non per prendere una posizione, ma per offrire uno sguardo. Per ricordare che comprendere non significa arrendersi, e che l’Occidente può perdonare, solo se impara ad ascoltare davvero le ragioni degli altri.
Ci vuole coraggio per non odiare. Ma è proprio quel coraggio che ci manca. E forse, oggi, è l’unico di cui abbiamo davvero bisogno.
Thomas Torelli
Citazione d'autore
“Bisogna avere il coraggio di pensare a che cosa ha generato tutto questo. È solo da lì che può nascere la pace.”
Tiziano Terzani, Lettere contro la guerra
Consiglio consapevole
Quando senti nascere dentro di te la rabbia per l’ingiustizia del mondo, prova a sospendere il giudizio. Ritorna alla radice: chiediti che cosa ferisce. Che cosa manca. E solo allora, prova a capire. Perché la pace non si impone: si comprende.
Grazie Thomas, si, la Pace inizia da noi, in noi, in un processo di profonda consapevolezza, impegnativa anche, ma sempre possibile se vogliamo, la consapevolezza che siamo UNO e ogni divisione è già conflitto, è già guerra.......ora è urgente darsi la mano aiutarsi reciprocamente a comprendere e lasciar andare ciò che nelle nostre cellule è sepolto da secoli e millenni di cosiddette "conquiste", prevaricazioni, ti prego scopri con pazienza e umiltà un grande Essere : Thich Nhat Hanh, guerriero di Pace, nelle parole di Martin Luther King.......mentre cadevano le bombe in Vietnam, per molti anni, raccoglieva la migliore energia di pace in sé per portarla agli altri fuori dal monastero....poi costretto all'esilio minacciato più volte......ha costruito una grande "oasi…