top of page
banner uam.jpg

Bhutan: il paese che insegna a essere felici, fin da bambini

  • Immagine del redattore: Redazione UAM.TV
    Redazione UAM.TV
  • 3 giorni fa
  • Tempo di lettura: 4 min

Come un piccolo regno himalayano ci insegna che la felicità nasce dall’educazione, dal rispetto per la natura e dall’armonia tra tradizione e modernità.

Bhutan: il paese che insegna a essere felici, fin da bambini
Bhutan: il paese che insegna a essere felici, fin da bambini

Mentre il mondo rincorre una crescita economica spesso cieca alle conseguenze sociali e ambientali, il Bhutan, un piccolo regno tra le vette dell’Himalaya, dimostra che un futuro diverso non solo è possibile, ma può essere straordinariamente più ricco di significato. Al centro di questa rivoluzione c’è un’educazione consapevole, capace di formare cittadini felici, attenti al prossimo e profondamente in armonia con la natura. Non a caso il Bhutan è diventato il primo paese al mondo con emissioni negative di carbonio, ma il vero segreto della sua sostenibilità è il modo in cui cresce le nuove generazioni.


Educazione consapevole: il cuore della felicità bhutanese


In Bhutan, l’educazione è considerata la chiave per costruire una società sana, giusta e pacifica. Sin dalle scuole primarie, i bambini non solo imparano materie come matematica, scienze e letteratura, ma vengono guidati a coltivare valori come la compassione, la gratitudine, il rispetto per ogni forma di vita e l’importanza del bene comune. Le lezioni si svolgono spesso all’aperto, a stretto contatto con la natura: i bambini imparano a riconoscere le piante autoctone, a prendersi cura degli animali, a comprendere i cicli naturali e a mantenere puliti i fiumi e i sentieri.

Un aspetto innovativo è l’attenzione alle competenze socio-emotive, insegnate attraverso giochi cooperativi, discussioni guidate e attività artistiche. Gli studenti apprendono come riconoscere e gestire le proprie emozioni, comunicare in modo non violento e risolvere i conflitti con empatia e rispetto reciproco. Meditazioni guidate, momenti di silenzio e riflessione, esercizi di consapevolezza sono parte integrante della routine scolastica, creando un ambiente che favorisce la calma interiore e la capacità di vivere nel presente.

Le scuole bhutanesi curano anche l’educazione alla sostenibilità: i bambini imparano a ridurre i rifiuti, a evitare lo spreco di risorse e a utilizzare energie rinnovabili. Ogni istituto scolastico ha un orto o un giardino comunitario, trasformato in aula a cielo aperto dove gli studenti coltivano verdure e imparano l’importanza della sicurezza alimentare e dell’autosufficienza.

Ma la vera forza dell’educazione bhutanese sta nella partecipazione attiva di tutta la comunità: genitori, monaci, artigiani e anziani contribuiscono con la loro esperienza e saggezza, insegnando ai più giovani le tradizioni culturali, le storie antiche e i rituali spirituali che rafforzano l’identità e la coesione sociale. Così, la scuola diventa un luogo vivo che unisce passato e futuro, conoscenza e cuore.


Un’economia che nasce dalla felicità


L’educazione consapevole si riflette anche nelle scelte economiche del Bhutan, dove l’equilibrio tra benessere umano ed equilibrio ecologico è al centro delle politiche pubbliche. La quasi totalità dell’energia prodotta nel paese deriva dalle centrali idroelettriche alimentate dai fiumi himalayani, che forniscono elettricità pulita alla popolazione e permettono al Bhutan di esportare energia rinnovabile ai paesi confinanti. Questi introiti contribuiscono a finanziare servizi pubblici gratuiti come sanità ed educazione.

Questa economia, basata su risorse rinnovabili e orientata al lungo termine, permette al Bhutan di assorbire più CO₂ di quanta ne emetta, diventando un raro esempio mondiale di paese carbon negative. Ma più importante ancora, mostra come la sostenibilità possa diventare un volano per il benessere collettivo, senza sacrificare la dignità delle persone né la bellezza della natura.


La Felicità Interna Lorda: misurare il benessere oltre il PIL


La vera rivoluzione bhutanese è rappresentata dalla Felicità Interna Lorda (Gross National Happiness, GNH), un indicatore ufficialmente adottato dal governo che misura il progresso non solo attraverso parametri economici, ma attraverso la qualità della vita delle persone. La GNH prende in considerazione la salute mentale e fisica, il livello di istruzione, la tutela dell’ambiente, la vitalità culturale e la qualità della governance, con l’obiettivo di armonizzare sviluppo economico e benessere spirituale.

Il Bhutan mostra così che un altro modo di valutare il successo di una nazione è possibile: non basarsi solo sul denaro, ma sulla felicità reale dei cittadini, creando politiche più eque e inclusive. Un’idea che potrebbe trasformare profondamente il futuro del mondo se adottata su larga scala.


Tradizione e modernità in armonia


Il Bhutan ha accolto le tecnologie moderne in modo graduale e responsabile: internet e televisione sono stati introdotti solo a partire dal 1999-2000, con una serie di regole per limitarne gli effetti negativi sulla cultura e sulla coesione sociale. Sono vietati contenuti che incitano alla violenza, all’odio o che mettono a rischio la salute mentale dei giovani.

Allo stesso tempo, il paese ha saputo promuovere le proprie tradizioni culturali, incentivando la produzione di artigianato, la conservazione dei costumi tradizionali e l’insegnamento delle lingue locali. Questo equilibrio permette al Bhutan di abbracciare il progresso senza perdere la propria identità, rimanendo fedele ai valori che lo rendono un esempio unico al mondo.


Un esempio per il futuro del pianeta


Il Bhutan ci insegna che la sostenibilità vera nasce prima di tutto dall’educazione delle nuove generazioni. Se educhiamo i bambini a vivere con consapevolezza, a rispettare la natura, a coltivare la felicità interiore e a prendersi cura del bene comune, possiamo trasformare radicalmente il nostro futuro. Questo piccolo regno himalayano ci ricorda che la felicità è una scelta collettiva, fatta di gesti quotidiani e politiche coraggiose, non di slogan o soluzioni miracolose.

Citazione d’autore

“L’educazione è l’arma più potente che si possa usare per cambiare il mondo.” Nelson Mandela

Consiglio consapevole

Dedica tempo all’educazione dei bambini, insegnando loro empatia, gratitudine e amore per la natura. Le generazioni future meritano un pianeta sano e una società più giusta: il primo passo per costruirli è seminare oggi i valori che renderanno il mondo migliore.


Comments

Rated 0 out of 5 stars.
No ratings yet

Add a rating
bottom of page