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Afghanistan: ex soldato inglese salva più di 200 cani e gatti maltrattati e se li porta a casa nel Regno Unito

  • Beatrice Vianello
  • 31 ago 2021
  • Tempo di lettura: 2 min

La tragedia umana che sta travolgendo l’Afganistan in questi giorni purtroppo non perdona nemmeno i nostri amici a quattro zampe. Molti cani e gatti infatti sono rimasti soli, abbandonati giocoforza dai loro proprietari in fuga dai talebani; e ora vagano allo sbando per le strade di Kabul.


La Nowzad, un’organizzazione senza scopo di lucro con sede a Kabul che si occupa da anni di un rifugio con 140 cani, 60 gatti, 12 asini, due cavalli, una capra, un toro e uno staff di 24 persone che si occupa della salute dei loro ospiti, in questi giorni ha promosso la campagna “Operazione Arca” con l’obiettivo di raccogliere circa 200 mila sterline e affittare un mezzo e per trasferire fuori dal paese tutti gli animali.


Paul Farthing, fondatore del rifugio negli anni 2000, ieri ha superato i controlli di sicurezza dell’aeroporto e “sta tornando a casa con gli animali salvati, dopo che un aereo charter li ha prelevati da Kabul“. Lo ha fatto sapere il Ministero della Difesa Inglese.



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Paul Farthing con i suoi amici umani e pelosi…



Oltre agli animali, Farthing ha portato 125 kg di cibo secco per animali, 72 lattine e 270 litri di acqua, oltre a prodotti per la pulizia e la disinfezione per prendersi cura dei suoi animali e delle loro gabbie durante il loro lungo viaggio di ritorno nel Regno Unito.


In un tweet il Ministero della Difesa ha dichiarato: “Pen Farthing e i suoi animali domestici sono stati assistiti attraverso il sistema all’aeroporto di Kabul dalle forze armate del Regno Unito. Sono attualmente supportati mentre attende il trasporto. L’autorizzazione per il loro volo charter è stata sponsorizzata dal governo del Regno Unito”.


La campagna di Farthing ha ricevuto un enorme sostegno pubblico, ma è stata anche oggetto di critiche, tra cui quella del segretario alla Difesa, Ben Wallace che ha dichiarato: “Penso che i miei comandanti senior abbiano impiegato troppo tempo per occuparsi di questo problema quando dovrebbero concentrarsi sulla gestione della crisi umanitaria”.


Ma il Ministero della Difesa inglese ha ribattuto che Farthing non stava usando voli militari, e stesso Farthing racconta che abbiamo attraversato l’inferno per arrivare all’aeroporto e siamo stati respinti nel caos di quelle devastanti esplosioni”.


Al personale della Nowzad che ha aiutato a portare gli animali in aeroporto in un convoglio di due carri bestiame, è è stato purtroppo impedito di entrare nell’area controllata dai militari dell’aeroporto di Kabul nonostante gli fossero stati concessi i visti per il Regno Unito.


Parlando dei membri del suo staff, Farthing ha dichiarato che: “Alcuni di loro sono venuti con me all’aeroporto ma non gli è stato permesso di attraversare la zona che separa i talebani dal controllo britannico. Sono molto triste per loro, che però mi hanno incoraggiato a partire con gli animali. Ora sono felice di averli portati in salvo”.



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