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Gavino e Genoveffa finalmente libere!

  • Beatrice Vianello
  • 30 dic 2021
  • Tempo di lettura: 1 min

Evviva! Genoveffa e Gavino,  le due tartarughe Caretta caretta sequestrate nel 2011 in un acquario di Alghero, son tornate finalmente libere nelle acque cristalline della Sardegna lo scorso autunno dopo trentacinque anni di cattività. La liberazione è avvenuta nella spiaggia di San Giovanni di Sinis, a pochi chilometri dal Cres, il Centro di recupero, in cui in questi anni le due tartarughe sono state curate e accudite.


Le due Caretta caretta erano state prelevate nel marzo del 2011 dall’acqaurio di Alghero perché detenute in maniera non idonea, malnutrite e maltrattate, e rischiavano di morire. Le tartarughe furono da subito affidate all’Area Marina protetta del Sinis e di conseguenza agli specialisti del Cnr e del Cres che fino ad ora si sono presi cura di loro.


Grazie al lavoro di intermediazione eseguito dai Carabinieri Forestali tra il personale della clinica veterinaria e il Ministero della Transizione Ecologica, sono arrivati finalmente i provvedimenti di dissequestro e di autorizzazione al rilascio.

La liberazione è stata seguita passo passo dagli uomini del Corpo forestale e della Capitaneria di porto di Oristano e gli esemplari saranno monitorati per un anno tramite un GPS satellitare posizionato sul loro carapace.


La cosa incredibile e che ha toccato davvero il cuore è il fatto che, subito dopo la liberazione le tartarughe hanno girato in tondo per qualche istante, come per cercare i bordi dell’angusta vasca che le aveva tenute prigioniere per tanti anni. Solo gradualmente hanno preso confidenza con il mare aperto, quasi come a dire “ma allora è proprio vero!”.


Nessun animale dovrebbe essere privato della sua libertà.




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