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Biodiversità sotto tiro: Italia, natura e la nuova legge sulla caccia

  • Immagine del redattore: Redazione UAM.TV
    Redazione UAM.TV
  • 30 mag
  • Tempo di lettura: 2 min

Quando la legge spara, la biodiversità tace

Un Paese ricchissimo di vita… eppure sempre più vulnerabile


L’Italia vanta uno dei patrimoni naturali più ricchi d’Europa: oltre 60.000 specie animali e più di 7.000 specie vegetali, in un territorio relativamente piccolo ma incredibilmente diversificato. È un tesoro che dovremmo proteggere con cura, e invece, sempre più spesso, lo vediamo messo in pericolo da scelte politiche miope o, peggio, ideologiche. L’ultima? Una proposta di legge che mira ad ampliare la possibilità di cacciare durante tutto l’anno, anche nelle aree protette.


La proposta che allarga il mirino


Appoggiata da alcune forze politiche, la nuova proposta di legge sulla caccia prevede un alleggerimento dei vincoli stagionali e territoriali per l’attività venatoria. Secondo le modifiche, sarebbe consentita la caccia anche nelle aree naturali protette, durante tutto l’arco dell’anno, e persino in presenza di fauna in via di estinzione, con il pretesto del "contenimento". Si tratta di un’iniziativa che contrasta apertamente con ogni logica di conservazione ambientale, scientificamente fondata, e mina decenni di impegno per la tutela della biodiversità italiana.


Un paradosso inaccettabile


Mentre l’Europa e il mondo intero si mobilitano per arrestare la perdita globale della biodiversità, in Italia si fanno passi indietro. Il nostro Paese protegge già meno del 21% del territorio terrestre e solo il 15,5% delle acque marine, dati inferiori alla media europea. Invece di rafforzare le tutele, si pensa di smantellarle. È come se, davanti a un paziente grave, si decidesse di togliere le cure per non disturbare chi ha altri interessi.


Caccia e biodiversità: un conflitto profondo


La caccia – soprattutto quella non regolamentata – ha un impatto diretto e devastante sugli ecosistemi. Non solo causa la morte di migliaia di animali ogni anno, ma spesso colpisce specie non bersaglio, causa inquinamento acustico, frammenta gli habitat, e peggiora lo stato di conservazione di specie già in difficoltà. Secondo l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), oltre il 70% delle specie cacciabili in Italia è in stato di conservazione sfavorevole. E allora, perché allargare ancora le maglie?


La risposta è nella consapevolezza


In un momento storico in cui la crisi ecologica è sotto gli occhi di tutti, è essenziale che cittadini, associazioni e comunità si oppongano con forza a leggi che vanno contro la scienza, il buon senso e il rispetto per la vita. Proteggere la biodiversità non è solo una questione ecologica: è un atto di civiltà. Difendere il diritto alla vita di tutte le specie significa difendere anche la nostra.

Scegliere consapevolmente significa:


  • Informarsi, firmare petizioni, mobilitarsi.

  • Sostenere le riserve naturali e i progetti di tutela.

  • Educare le nuove generazioni all’amore per la natura, non alla sua predazione.

  • Votare chi dimostra coerenza e responsabilità ambientale.




📜 Citazione d'autore


“La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali.”


Mahatma Gandhi



🌿 Consiglio consapevole


Dedica ogni settimana un’ora alla scoperta della natura vicino a te: osserva gli uccelli in un parco, ascolta il suono degli insetti, riconosci le piante spontanee. Più impariamo a conoscere la biodiversità, più sentiremo il desiderio autentico di proteggerla.

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