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Hare Krishna: una nuova spiritualità

La nascita della religione degli Hare Krishna, risalente alla tradizione induista e formulata dal maestro Prabuphada, fu un momento di svolta per i movimenti culturali e spirituali che negli anni ’60 animavano la cultura alternativa in Occidente.

Dopo aver messo in discussione la percezione del reale, dopo aver scoperto lo psichedelismo di Timothy Leary e di McKenna, dopo aver aperto le porte alle tradizioni orientali e al misticismo antico, le persone scoprirono un nuovo modo di vivere la spiritualità, una nuova via: gli Hare Krishna.

UNA STORIA DI ALTERNATIVA E UNIONE

Srila Prabuphada giunse in America negli anni ’60, già avanti con gli anni, reduce da una lunga vita passata in India. Nel suo paese natale visse le lotte non-violente di Gandhi, intraprese il cammino del Sannyan e si dedicò allo studio e alla pratica delle più disparate forme di spiritualità che la tradizione induista aveva da offrire.

Dopo tutto questo, all’età di settant’anni e senza risorse economiche, Parbuphada decise di intraprendere un viaggio negli Stati Uniti, terra di grande fermento culturale e tumulto sociale, per portare laggiù il suo vasto bagaglio di conoscenze. Un messaggio che avrebbe portato dove sapeva che tanta gente sarebbe stata desiderosa di ascoltarlo.

Con questo balzo nel buio di un uomo saggio ebbe inizio quella che fu chiamata la Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna, i cui membri furono noti fin da subito come gli Hare Krishna. La sua entrata nella cultura americana determinò un profondo sconvolgimento. Tutto ciò si rifletté non solo nel vasto numero di adepti che scelsero di seguire la sua via, ma anche nell’influenza che il credo degli Hare Krishna ebbe sulla musica, sulla filosofia, sul cinema e il dibattito spirituale dei tempi.

UN RISVEGLIO BASATO SULLA DANZA

Le pratiche di Prabuphada, prese dalla tradizione sorta attorno al culto del dio Krishna, spiccarono immediatamente per la loro inusualità. A una tradizione religiosa composta e austera, se ne contrappose una che faceva del ballo, del canto e della comunione estatica il suo punto centrale.

Gli ipnotici inni, le danze interminabili: su questi si creò una nuova mistica, un approcciò che conquistò immediatamente i giovani occidentali. Rompendo, o meglio evolvendosi, rispetto alla ricerca fatta di acido lisergico e trance ipnotica che aveva caratterizzato il risveglio psichedelico di quegli anni, gli insegnamenti degli Hare Krishna portarono un nuovo modo di costruire una realtà alternativa, qualcosa che poteva finalmente stabilire un ponte saldo tra Oriente e Occidente.

Prabuphada, il teorico e principale diffusore di questo nuovo modo di vivere, passò il resto dei suoi giorni negli Stati Uniti. Predicando il suo credo e insegnando l’estasi comunitaria delle anime umane, salvò tante persone da una vita isolata e triste. Fino a quando non morì, lasciando tutto nelle mani dei suoi discepoli, incluso il compito di portare avanti questo grande risveglio.

GLI HARE KRISHNA E IL MONDO

Questo documentario non è solo una ricostruzione della vita di questo mistico e maestro indiano. È soprattutto un attestato di ciò che avvenne, prima e dopo, l’introduzione degli insegnamenti di Krishna in Occidente.

Percorrendo, attraverso materiale d’archivio accuratamente selezionato, un’epoca di grandi sconvolgimenti. Prabuphada giunse negli Stati Uniti durante gli anni della guerra in Vietnam, delle proteste per la pace e per i diritti civili, durante l’opposizione al conformismo della società americana.

Un periodo di benessere, ma piagato dalla fragilità e dalla consapevolezza che l’umanità non avrebbe potuto conservare a lungo quella tranquillità partendo da presupposti sbagliati. Fu un periodo in cui avvenne di tutto, in cui molti si dichiararono profeti e promisero utopie di ogni genere. E proprio allora successe che un anziano umile e saggio portò una proposta concreta, un’indicazione di una via da percorrere insieme.

Come il colpo del morbido legno stagionato sul freddo bronzo della campana, il suono di quell’impatto riverbera ancora oggi. Hare Krishna! ci racconta di questo: non di come visse un maestro, ma di come la sua lezione continua a vivere in tutti i suoi discepoli.

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