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Perchè film e cartoni continuano a “creare” il futuro.

Le predizioni di film e cartoni

È successo di nuovo. Ancora una volta un cartone ha predetto quello che sarebbe accaduto nella realtà. Sto parlando dell’incidente che purtroppo è costato la vita a Kobe Bryant nel gennaio del 2020, il famoso cestista dell’NBA. Nel 2016, per l’esattezza l’11 novembre, andò in onda un episodio della celebre serie “ Legends of Chamberlains Height” in cui Kobe muore a seguito di un incidente in elicottero.

Ma non è tutto. Tra le altre decine e decine di eventi, i Simpsons hanno previsto la diffusione di un “virus asiatico”. In un episodio del 1993 (episodio 21 della 4° stagione) appaiono dei pacchi spediti dall’oriente contenenti un virus che infetta le famiglie americane.

Non si tiene il conto delle predizioni fatte da film e cartoni, eppure nessuno se ne preoccupa più di tanto: l’importante è che faccia clamore per un po’, almeno fino alla prossima “coincidenza”.

Cosa c’è dietro davvero?

Teoria del complotto? Piani del nuovo ordine mondiale ? Oppure è “programmazione predittiva” del cinema?

Prima di provare a dare una risposta, se ancora non bastasse, pochi sanno che il suicidio dell’attore Robin Williams era stato raccontato in un episodio de “ I Griffin” uscito qualche ora prima che avvenisse davvero. Oppure che la gaffe agli Oscar nell’anno in cui salì sul palco il cast di Lala Land anziché quello di Moonlight , era stata predetta qualche mese prima dal cartone “Bojack Horseman“. O ancora che gli incendi incontrollati dell’Alaska avvenuti nel 2019, sono il soggetto del film “Wildlife” del 2018 (certo gli incendi ci sono sempre stati, ma come mai sono balzati agli onori della cronaca solo dopo che un film li ha sdoganati al grande pubblico?).

Volete che continui?

Christopher Reeve,l’attore che interpretava Superman, rimase paralizzato cadendo da cavallo. La settimana prima aveva interpretato un poliziotto paralitico. I Chicago Cubs vinsero le world series nel 2016 dopo quasi un secolo, ma il film “Ritorno al futuro 2“ lo ha mostrato sullo schermo nel 1989. “Made in France” è un film che parla di un attentato in una redazione giornalistica francese, e dopo averlo girato, prima ancora che uscisse, accadde l’impensabile in Charlie Hebdo. Dal momento che gli eventi accaduti erano spiccicati, identici, a quelli del film la distribuzione fu bloccata per ben due volte.

Ora proviamo a dare delle risposte.

Film e cartoni ci rappresentano, sono un modo per manifestare i nostri pensieri, le nostre regole e tutto quanto appartiene al nostro mondo. Una volta espressi (dalla mente di un regista, di uno sceneggiatore, di un attore), una volta usciti dallo schermo, tali pensieri seminano possibilità. Se trovano terreno fertile e condizioni biologiche adatte per crescere, fiorire e fruttare, quei pensieri diventano reali.

Quando una quantità indefinita di persone dà un “peso emozionale” a quel pensiero, l’emozione scarica a terra quella esperienza. Immaginala proprio come un download.

Un pensiero senza emozione è innocuo. E’ come se non fosse stato mai espresso, ma quando una massa di persone si emoziona intensamente, quel pensiero diventa realtà. L’emozione rende “densa” la forma pensiero. Questo è il motivo per cui buoni pensieri espressi attraverso le immagini dei film e le sensazioni che ne scaturiscono danno maggiori possibilità di migliorare la nostra vita. Se ci pensiamo, anche da un punto di vista spirituale, troviamo corrispondenza nell’espressione “dove due o tre saranno riuniti nel mio nome, io sarò in mezzo a loro”, a mia libera interpretazione: la creazione avviene quando più persone riunite provano la stessa emozione.

Non devono essere necessariamente una massa critica, ma basta un manipolo di persone di buona volontà.
E’ grazie a loro che le frequenze benefiche possono diffondersi. E’ grazie al loro esempio se le prossime generazioni cambieranno il mondo. Hanno già spento “lo schermo” sbagliato, hanno accesso quello giusto. Riconoscono quando le immagini emanano un “potere oscuro” e non gli danno attenzione, volgono gentilmente il loro sguardo verso la luce per nutrire la speranza.

Chiudi gli occhi, porta l’attenzione dentro di te, e senti la speranza, è sempre lì con te e proprio adesso può darti la forza di cambiare le cose e diffondere il tuo messaggio.

Virginio De Maio
www.filmatrix.it


Vi ricordiamo che sabato 12 marzo alle ore 14.30 ci sarà la Masterclass di Virginio De Maio:

“Filmatrix experience”


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