
A molte persone potrà sembrare un incubo, ma il ritorno del lupo è un’ottima notizia per i boschi del nostro paese. Grazie a uno sforzo durato oltre tre decenni, la popolazione di lupi sta tornando a fiorire, rinvigorendo i cicli naturali.
Una specie ingiustamente odiata
La vita di un lupacchiotto è dura. Nei confronti della sua specie esistono pregiudizi e timori ben radicati nella mente delle persone. Gli stessi pregiudizi che hanno portato alla sua imminente estinzione tra gli anni ’70 e ’80; e che ancora adesso lo minacciano in diverse parti del paese.
Sono molti gli allevatori di bestiame, i cacciatori e anche i comuni cittadini che attribuiscono a questa specie un ruolo negativo, quasi fossero una presenza demoniaca. Ma i lupi non sono certo animali crudeli, cattivi o diabolici: sono predatori e come tale hanno un ruolo nel mantenimento dell’ecosistema.
Certo, ci sono stati casi di attacchi ad animali come pecore e mucche che hanno arrecato un danno economico ai loro proprietari. Ma si tratta di casi molto isolati, spesso imputabili alla mancanza di deterrenti come cani da pastore. E per quanto riguarda gli attacchi agli uomini, che infestano gli incubi di molti passeggiatori della montagna, essi sono così rari da essere quasi inesistenti.
Il ritorno del lupo dagli Appennini e dai Balcani
Durante la prima metà del Novecento, la crescente antropizzazione dell’area alpina ha drammaticamente ridotto l’habitat del lupo italiano. Un fenomeno che si è aggiunto al bracconaggio, alla competizione alimentare e alla riduzione dei terreni di caccia.
Sempre più pressato dalle attività umane, il lupo italiano ha trovato rifugio sui Balcani e in misura minore sugli Appennini. In queste zone si è conservata una porzione importante della popolazione di lupi dell’Europa. Qui, gli animali hanno sviluppato una relazione più stabile e sana con gli abitanti locali.
Grazie agli sforzi degli enti preposti alla conservazione del territorio, il lupo italiano è tornato a diffondersi anche nell’area alpina. Adesso, seppur raramente, si può avvistare qualche lupacchiotto in lontananza mentre si aggira tra la vegetazione.
Come comportarsi con il lupo italiano
Il lupo è un animale che va tutelato, senza dubbio. La sua presenza nel territorio è benefica sotto molti aspetti: oltre a contribuire alla biodiversità, aiuta a regolare le popolazioni di altre specie animali come lepri e caprioli. È un agente fondamentale nella conservazione di un equilibrio naturale che impedisce danni alle colture umane.
Ma ora che il lupo è di nuovo tra noi, è importante capire come relazionarci a lui. Innanzitutto, se ne avvistiamo uno, non cediamo alle superstizioni! Il lupo è un animale schivo e diffidente, che non cercherà di entrare in contatto con noi e che probabilmente fuggirà non appena ci vedrà.
In secondo luogo, è importante che gli insediamenti umani non invadano il suo areale e che non lo abituino a trovare cibo vicino alle abitazioni: può sembrare una gentilezza verso di loro, ma nutrire un animale selvatico significa invitarlo ad addentrarsi nei villaggi e nelle città!
Seguendo pochi accorgimenti, il lupo diventerà un elemento di meraviglia nelle nostre passeggiate in montagna o nel bosco. E naturalmente, un arricchimento del nostro patrimonio faunistico!
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