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Il manzo allevato illegalmente verrà ritirato da molti supermercati europei

Da un paio di settimane, diverse catene di supermercati ritireranno prodotti a base di manzo dai loro scaffali. La ragione? Impedire la deforestazione e salvare la Foresta Amazzonica.

L’impatto della filiera della carne

Come già in molti sanno, l’industria della carne ha un grande peso sul clima a livello mondiale. Non solo per le ormai note flatulenze dei bovini, ma anche per l’intensiva distruzione di habitat boschivi per fare spazio ai pascoli.

In Brasile la situazione è sempre stata piuttosto grave, ma con la presidenza di Jaìr Bolsonaro è peggiorata notevolmente. La deforestazione e l’acquisto di ampi terreni da parte di latifondisti e baroni della carne ha raggiunto picchi preoccupanti.

Una tendenza distruttiva che viene alimentata dal mercato mondiale della carne, che incentiva lo sfruttamento con i profitti che genera. E naturalmente, una larga fetta di questi profitti viene generata proprio in Europa, una delle aree del pianeta più benestanti.

L’impegno dei supermercati europei per una carne responsabile

Il ritiro di prodotti legati alla deforestazione dell’Amazzonia è una decisione presa da catene come Carrefour in Belgio, Auchan e Lidl, oltre alla nota catena britannica Sainsbury’s. Il ramo olandese della Lidl ha addirittura annunciato che conta di non comprare più carne dal Sud America entro l’anno.

Il motivo di una scelta così drastica viene dalla difficoltà nello stabilire la provenienza del manzo a causa dei fenomeni di riciclaggio. Una pratica conclamata che prevede l’allevamento nei terreni illegalmente disboscati e la rivendita attraverso fattorie autorizzate e compiacenti.

Il riciclaggio dei bovini in Brasile inserisce migliaia di capi di bestiame illegale nel mercato. Un traffico che è stato denunciato a gran voce dalle associazioni non-governative Mighty Earth, con base negli Stati Uniti, e  Reporter Brasil.

Un possibile cambiamento per l’industria della carne

La risposta dei principali gruppi industriali basati sulla carne non si è fatta certo attendere. Primo fra tutti JBS, il principale bersaglio dell’inchiesta di Reporter Brasil, il quale ha dichiarato di avere già allontanato oltre 14000 allevatori coinvolti nel riciclaggio di bestiame.

Ma nonostante le dichiarazioni di JBS, la deforestazione continua a essere una realtà dirompente nel paese sudamericano. La creazione di nuovi pascoli ricavati da terreni forestali è al centro della sua strategia economica e ha già superato ogni record da 15 anni a questa parte.

La regolamentazione stringente che alcuni dei principali supermercati europei hanno adottato è un passo piccolo ma deciso verso la creazione di filiere etiche e l’abbattimento di quelle che traggono profitto da sistemi illegali e sfruttatori.

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