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La “sosta” del sole nel solstizio d’estate

Nel  mese di Giugno viene celebrato un momento simbolicamente importante in tutte le culture, il solstizio d’estate. Quest’anno cade proprio oggi 21 giugno, giorno in cui la tanto attesa estate inizia ufficialmente!

L’appuntamento con la stagione più calda e con il giorno più lungo dell’anno è dunque iniziato alle 5,32. ll giorno durerà  infatti 15 ore e 14 minuti e terminerà al tramonto previsto per le 20,51.

Insieme al solstizio di inverno è uno dei due momenti dell’anno nei quali il Sole raggiunge il punto più meridionale o settentrionale della sua corsa apparente nel cielo,  i tropici del Capricorno e del Cancro.

Etimologicamente, solstizio significa “arresto del sole” (dal latino solstitium, da sol – sole e stitium – fermo), perché la sua elevazione zenitale rimane costante per alcuni giorni. Com’è noto i solstizi dipendono dall’inclinazione dell’asse terrestre e il solstizio d’estate è la data del giorno più lungo dell’anno, e di conseguenza della notte più corta.

Chi vive nell’emisfero Nord potrà vedere il Sole raggiungere la posizione più settentrionale nel suo movimento apparente nel cielo, nella quale sembrerà fermarsi più a lungo.

La festa consacrata al Sole e alla Natura

Rappresentando l’inizio dell’Estate è sempre stato nella storia occasione di feste consacrate al sole e alla natura nel pieno del suo splendore.


Nel sole la mitologia classica identificava Febo, Elios, ovvero Apollo, signore della luce, dispensatore della vita e della morte con le sue “mortifere quadrella” (le frecce portatrici di morte), raffinato suonatore di cetra eptacorde, dominatore indiscusso delle Arti che presiedeva sul monte Elicona circondato dalle Muse.

Questo dio, bello e terribile, fonte indiscussa di verità che a Delfi attraveso la Pizia profetizzava i destini dell’uomo, attraversava senza sosta le vie del cielo con il suo fiammeggiante carro di fuoco completando in sei mesi, un arco di cielo al cui termine sostava per un attimo e poi, voltato il carro, effettuava instancabilmente un nuovo percorso all’indietro per giungere, dopo altri sei mesi, al capo opposto.

Per l’iconografia cristiana il solstizio d’estate rappresentava  il Cristo invitto che, con sembianze apollinee ed immerso in una sorgente di luce, appariva come il governatore benedicente nel catino absidale delle cattedrali romaniche.

Situazioni analoghe le riscontriamo in altre tradizioni culturali, che sottolineno la circolarità dei cicli vitali dove l’inizio dell’estate prelude all’avvicinamento progressivo dell’inverno e viceversa, sottolineando dunque l’ambivalenza dei due solstizi. Nel simbolismo pitagorico il solstizio invernale era la “porta degli dei”, mentre il solstizio d’estate era la “porta degli uomini”. Concetti questi che trovano un’eco nella tradizione indù che considera appunto il solstizio invernale la deva-yâna (la via degli dei) e il solstizio estivo la  pitri-yâna (la via degli antenati).  

Dagli antichi riti pagani al mistero di Stonehenge

Le tradizioni legate al solstizio d’estate hanno attraversato i secoli arrivando in alcuni casi fino ai giorni nostri
In ogni caso il fascino che esercita da sempre sull’uomo ha infatti dato vita a miti e culti antichissimi, che in alcuni casi sono sopravvissuti fino ai giorni nostri.
Per le civiltà del passato il solstizio d’estate rappresentava un momento carico di significati spirituali. L’abbondanza di luce veniva interpretata come un dono divino e oggetto di devozione e rispetto. Gli antichi Greci e le popolazioni precolombiane celebravano questa momento con feste e rituali  legati al culto del Sole e dell’abbondanza.

Romani dedicavano entrambi i solstizi a Giano bifronte, una delle divinità più importanti del loro pantheon, ritenuto il custode degli inizi e di ogni forma di passaggio (quindi anche la transizione da un ciclo naturale a un altro).

Celti avevano l’abitudine di accendere un falò il primo giorno d’estate, con la convinzione che questo gesto trasmettesse forza al Sole. Nella Cina antica il solstizio d’estate era invece l’occasione per omaggiare lo Yang, l’energia positiva che secondo la tradizione raggiunge il proprio picco durante la stagione estiva.

I megaliti di Stonehenge e il paganesimo moderno

Parlare di solstizio non può infine prescindere da Stonehenge, il famosissimo complesso neolitico che si trova nel Wiltshire, in Gran Bretagna. La struttura è ancora avvolta dal mistero sebbene gli esperti siano ormai concordi nel ritenere che il circolo di grosse pietre sovrapposte fosse in origine un osservatorio astronomico. A supportare questa ipotesi c’è il fatto che l’asse di Stonehenge è in linea con la posizione del Sole proprio durante il solstizio d’estate, per permettere al fascio di luce di attraversare il portale di pietra e posarsi sull’altare al centro del sito.

In epoca moderna Stonehenge è poi diventato una famosa meta di pellegrinaggio per i seguaci del celtismo e di altre religioni neopagane, che in occasione dei solstizi si raccolgono attorno ai megaliti per dare vita ad antichi rituali propiziatori in un’atmosfera libera e festosa che ricorda i raduni hippie di sessantottina memoria….  

Stonehenge, il tempo dei Druidi, in visione gratuita su UAM.TV

Vi ricordiamo che su UAM.TV da oggi 21 giugno fino al 28 giugno è disponibile in visione gratuita Stonehenge, il tempo dei Druidi, un affascinante documentario di Jordan River sulla scia di antiche leggende e fonti storiche per vivere delle straordinarie emozioni celtiche, di cui potete leggere la nostra recensione Stonehenge, il cerchio magico e vedere qui il trailer:


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