Documentari Recensioni

Stro: la genialità di uno schermidore fuori dagli schemi

La parabola sportiva di Michael D’Asaro, il protagonista di Stro. Un documentario intenso e sentimentale su uno dei più grandi e atipici schermidori degli ultimi anni.

LE ORIGINI DI D’ASARO

Michael D’Asaro conobbe la scherma ai tempi dell’università, dimostrando subito un talento incontenibile. Il suo carattere esuberante e la sua forma mentis inqualificabile lo resero fin da subito un elemento di disturbo.

La sua tecnica, a tratti geniale a tratti folle, stupì alcuni dei più grandi maestri dell’epoca. La sua formazione e la sua bravura lo portarono sempre più in alto, fino alle sue partecipazioni ai giochi Olimpici e ai giochi Panamericani.

Fino ad arrivare all’apice della sua carriera quando arrivò a conquistare il pubblico nella Polonia comunista dell’epoca, portando il suo valore e facendosi riconoscere anche oltre la Cortina di Ferro.

L’INSEGNAMENTO COME STRO

Terminata la sua carriera nei tornei di scherma, Michael D’Asaro divenne, come succede a molti schermidori, un insegnante. Fu assunto presso l’Università di San José come istruttore della squadra universitaria, dove gli venne affibbiato il nomignolo Stro, abbreviazione di Maestro.

È proprio qui che gli aspetti più umani di D’Asaro poterono emergere. I suoi insegnamenti e il rapporto con i suoi studenti misero in luce la sua visione dello sport, oltre che del mondo. Deciso a insegnare ai suoi ragazzi a non arrendersi mai, a cercare sempre la perfezione e a capire la poesia nell’arte della scherma.

Non fu certo un maestro facile e molti ricordano i suoi metodi violenti e spesso controversi. Tuttavia, tutti i suoi studenti gli riconoscono il merito di aver trasmesso loro uno stile di vita con cui affrontare ogni sfida. Lo stesso stile di vita che aiutò D’Asario ad affrontare l’ultimo duello della sua vita, quello con il cancro.

UNO SPORTIVO FUORI DAGLI SCHEMI

Schermidore eccellente e fannullone scansafatiche. Maestro amorevole e bullo prepotente. Profondo pensatore e analfabeta incolto. Gli intervistati di Stro non lesinano sulle definizioni di D’Asario, siano esse lodevoli o meno.

La contraddittorietà delle opinioni espresse, vista nel suo insieme, lascia intendere la complessità di questa figura. Uno sportivo fuori da qualsiasi schema, difficilmente inquadrabile, ma la cui influenza continua a influenzare i suoi studenti e le generazioni a loro successive.

Stro, oltre a essere una biografia sportiva, è anche un film sul valore che i maestri hanno per noi e di come il loro impatto si ripercuota sulle vite di chi impara da loro. Un insegnamento che, proprio come l’abilità di D’Asario, va oltre la sola pratica sportiva.

Titolo: Stro – La Storia di Michael d’Asaro
Regia: Gregory Lynch Jr.
Genere: documentario, sportivo
Durata: 88′
Paese di produzione: USA

E se le storie sportive vi appassionano e volete saperne di più sui personaggi più eccentrici, vi interesserà il documentario Crash and Burn, dedicato al pilota Tommy Byrne di cui potete leggere la nostra recensione Crash and Burn: il campione che non avete mai visto .

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