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Osimhen, il calciatore dal cuore d’oro, ritrova la venditrice d’acqua grazie ad Instagram

Il giovane centravanti nigeriano del Napoli rintraccia una connazionale senza una gamba che vende bibite al mercato. Questo grazie all’aiuto dei followers di Instagram, che con un tam tam di condivisioni divenuto virale, sono riusciti a localizzare la ragazza. «L’ho trovata, ora la aiuterò»: così racconta il campione che da bambino è cresciuto nella povertà e nel degrado.

Victor Osimhen, il centravanti nigeriano acquistato la scorsa estate dal Napoli per la cifra record di 70 milioni di euro, vede la foto di una ragazza africana tra la folla. La giovane donna è senza una gamba e cammina sorreggendo sul capo un cesto pieno di bottiglie d’acqua, tra le vie sterrate di un mercato, aiutandosi con una stampella. Indossa una maglietta con la scritta amara e significativa “No pain No gain”, “Senza dolore non c’è guadagno”:

L’appello su Instagram

Profondamente commosso per quell’immagine, prova una forte empatia dovuta al ricordo della sua origine umile e della sua infanzia trascorsa in povertà e degrado tra le vie di Lagos. Nasce in lui un’urgenza, una spinta all’azione e alla solidarietà. Il suo obiettivo è quello di trovare la ragazza e di aiutarla e così scrive su instagram ai suoi oltre 500 mila fan:

«Amici, mi aiutate a trovare questa ragazza? Se avete notizie di lei scrivetemi: voglio aiutarla».

Grazie a quest’appello, la ragazza viene rintracciata in 24 ore, come racconta lo stesso Osimhen che ha pubblicato sempre su Instagram una story mentre parla al telefono con lei. Accanto alla foto postata ha scritto: «L’ho trovata, voglio ringraziare tutti coloro che hanno mostrato preoccupazione per la sua situazione. Dio vi benedica».

Le umili origini di Osihmen e la sua “favola”

E continua: “l’unica cosa da fare quando nasci a Lagos è andartene il prima possibile. E’ una delle città più povere e più pericolose del mondo. Da bambino avevo un sogno, quello di diventare un calciatore e di vivere di calcio. E’ un sogno che che ho perseguito in tutti i modi, anche quando ero costretto, come la ragazza della foto, a vendere acqua e bibite ai semafori di Lagos per aiutare la mia famiglia e i miei sette fratelli.

Le prime scarpe da calcio – più grandi di tre numeri, vecchie e sformate – Osimhen le raccoglie in una discarica, pescandole in mezzo all’immondizia. Comincia a giocare con quelle, comincia la sua favola che lo porta prima ad entrare in una scuola calcio, poi a vincere il Mondiale Under 17 con la Nigeria ed infine ad emigrare in Europa, prima in Germania al Wolfsburg, poi in Belgio al Charleroi e poi in Francia, dove si mette in luce con la maglia del Lilla.

Ora, a 22 anni, pur essendo divenuto ricco e famoso, non ha certo dimenticato le sue povere origini e lo ha dimostrato ascoltando il suo cuore. Ritrovare e aiutare la ragazza è stato un po’ come poter riabbracciare sé stesso bambino.

Osimhen non è nuovo a gesti di impegno e battaglia per la giustizia sociale. In questa foto lo vediamo infatti scendere in campo con una maglietta con la frase “End Police Brutality in Nigeria” contro la violenza della polizia in Nigeria:

A noi di UAM.TV , che avevamo già raccontato le belle storie di Sadio Mané, il calciatore filantropo e di Lionel Messi campione di generosità non resta altro che dire a Victor Osihman: “Chapeau!”.

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