
State pensando a un cambio radicale di carriera? Forse vi interesserà sapere che il Regno Unito è alla ricerca di due ranger per sorvegliare sul campo un curioso progetto ecologico: la reintroduzione del bisonte selvatico europeo nelle foreste inglesi.
UNA NUOVA AREA NATURALE
Quando si pensa alla fauna europea, difficilmente il primo animale che viene in mente è il bisonte. Eppure è proprio così: questo mammifero, parente del bisonte americano, è presente da millenni sul continente. Di natura pacifica nonostante l’imponente stazza, viveva in mandrie che scorrazzavano liberamente nelle steppe dell’Eurasia.
L’espansione dell’uomo e la caccia ne hanno drasticamente ridotto i numeri, fino a quando gli unici esemplari sopravvissuti furono quelli negli allevamenti. Ora il Regno Unito, seguendo l’esempio di altri paesi come la Polonia, punta a reintrodurre questi animali nelle sue foreste, attraverso un progetto che ha preso il nome di Wilder Blean.
Il progetto è stato proposto dal Kent Wildlife Trust e dal WildWood Trust, due associazioni benefiche inglesi impegnate nella conservazione della fauna selvatica. L’arrivo degli esemplari è previsto entro il 2022 e verranno collocati nei boschi di Blean, vicino a Canterbury.
L’area designata come nuova casa di questi enormi animali è infatti un territorio boschivo nel quale, fino a circa un migliaio di anni fa era presente un ecosistema quasi intatto. L’introduzione di questo branco di bisonti punta a restaurare la condizione precedente all’intervento umano.
UN ANIMALE IN GRADO DI REGOLARE LA NATURA
Verrebbe da chiedersi come sia possibile rendere nuovamente rigogliosa una foresta liberandovi dentro un gruppo di animali. La risposta sta nel comportamento che i bisonti hanno in natura: infatti, una parte fondamentale della loro dieta è la corteccia degli alberi.
Il consumo che ne fanno, oltre a quella che spargono sfregandosi contro i tronchi, genera uno strato di materiale organico essenziale per il sottobosco. Questo strato si rivela una fonte di nutrimento senza pari per tutte quelle piante che crescono al livello del terreno.
Le attività di un nuovo branco di bisonti saranno quindi in grado di rimettere in circolazione, o almeno di accelerare, i cicli nutritivi interni all’ecosistema della foresta di Blean. Il WildWood Trust spera così di incrementare la biodiversità del luogo.
LA VITA SELVATICA AL LAVORO
Questo progetto, denominato Wilder Blean, mira a replicare il successo ottenuto dal reinserimento in natura di mandrie di bisonti effettuato nella Foresta di Bialowieza, al confine con Polonia e Bielorussia. Riportare il bisonte europeo alla sua dimensione selvatica, infatti, è diventato un punto molto importante per gli enti a tutela dell’ambiente.

Non solo per la tutela delle specie animali che popolano i nostri boschi, o per il desiderio di restaurare una condizione naturale precedente allo sviluppo umano. Ciò che spinge più di tutto verso questi progetti è la rinnovata consapevolezza del ruolo che la fauna ricopre nel mantenere gli equilibri naturali. Un aspetto importante, di cui avevamo già parlato in merito alla notizia dell’inselvatichimento delle mucche nella Zona di Esclusione di Chernobyl, che potete leggere qui.
Il progetto riceverà un investimento di oltre un milione di sterline per la costruzione di recinzioni e infrastrutture intorno all’area, oltre ovviamente all’assunzione di personale per tutelare gli animali. Non ci resta quindi che aspettare che il progetto cominci ufficialmente per vedere quali vantaggi porterà alla Foresta di Blean!
Sulla salvaguardia della fauna selvatica puoi leggere anche sul nostro blog:
- “Il diavolo della Tasmania torna a ripopolare l’Australia dopo 3000 anni!
- Brian May, il chitarrista dei Queen, lancia il profumo “Save me” per proteggere i tassi e la fauna selvatica

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