Film Recensioni

Babylon Sisters: una commedia sul diritto alla casa

Babylon Sisters è una storia di solidarietà e multiculturalismo, valori che muovono questo film incentrato su una palazzina nella periferia di Trieste, dove famiglie di immigrati vivono nella precarietà causata da un padrone disonesto e di un futuro incerto.

Protagonista della vicenda è la dodicenne di origine indiana Kamla, che osserva la lotta dei genitori per il diritto alla casa mentre si avvicina alla cultura italiana attraverso uno scontroso ma benevolo insegnante in pensione. Una storia tratta dal romanzo Amiche Per La Pelle di Laila Wadia.

IL MELTING POT DELLE PERIFERIE

Kamla e la sua famiglia vivono in una palazzina fatiscente, ammuffita e al limite dell’agibilità. Senza troppe disponibilità economiche, numerose famiglie straniere abitano insieme, tra differenze culturali di molti tipi. Ciò che accomuna tutti è l’ambiguo rapporto con il proprietario dell’immobile.

Proprio la notifica di sfratto imposta da quest’ultimo sarà il collante che porterà gli abitanti a collaborare tra loro. In particolare le donne del palazzo, che attraverso l’intervento di un centro culturale della città, riceveranno assistenza legale e sostegno emotivo.

In questo clima di opposizione ai soprusi di un padrone prepotente e azzeccagarbugli, si stringerà uno speciale rapporto tra Kamla e il professor Leone, un anziano che abita nel palazzo da anni. L’avvicinamento alla bambina renderà l’uomo, dapprima rancoroso verso gli inquilini stranieri, solidale nei loro confronti.

L’INTEGRAZIONE CONTRO I SOPRUSI

Babylon Sisters è una storia di sorellanza e unione, dove i rapporti comunitari si consolidano contro le pressioni di chi sfrutta la legge a suo favore. Una storia che mette in luce il rapporto migliore possibile tra le comunità nel nostro paese.

Al personaggio del proprietario, esempio di una mentalità sfruttatrice e imprenditoriale pronta a piegare le leggi a suo favore, viene contrapposto l’intervento della società civile. Una società fatta di centri di aiuto, dove il supporto si trasforma in accompagnamento in un percorso di integrazione sociale.

Babylon Sisters inscena una situazione comune a tutte le città dell’Italia, raccontandola attraverso lo sguardo ingenuo ma intelligente della giovane Kamla. E raccontando il suo percorso verso quell’identità meticcia necessaria a riaffermare una cittadinanza dignitosa. Un modo di vivere non rinchiuso entro confini separati.

Una storia che esalta le qualità positive del dialogo, dell’emancipazione e del rispetto tra culture.

UNA STORIA DI POSITIVITA’

Firma la regia di Babylon Sisters Gigi Roccati, che dirige un film luminoso, positivo, segnato dalla musicalità della madre di Kamla, aspirante ballerina, e dalla poetica follia del professor Leone.

La trama è ben congegnata nonostante l’ampio numero di personaggi da gestire. Il focus si sposta tra i diversi punti di vista senza perdere la visione d’insieme. Senza approfondire troppo le tematiche legate all’integrazione e al diritto abitativo, in linea con lo sguardo narrativo della giovane Kamla, il film riesce a raccontare la sua storia senza perdere ritmo e credibilità.

Potete vedere il trailer di Babylon Sisters qui.

Se vi interessa il tema dell’integrazione, potete approfondirlo ulteriormente con il film La Mia Classe, interpretato da Valerio Mastandrea: potete vedere il trailer qui e leggere la nostra recensione qui.

Regia: Gigi Roccati
Anno: 2017
Durata: 85′
Genere: commedia
Paese di produzione: Italia
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