Zapoteco – “Il volto di Prometeo”.
Gli Zapotechi sono un popolo indigeno del Messico, concentrata principalmente nella regione meriodionale di Oaxaca e nei territori limitrofi. Attualmente è stimata in circa 800.000 persone, molte delle quali parlano lo zapoteco, sebbene la maggior parte sia bilingue insieme allo spagnolo.
In epoca precolombiana, la cultura zapoteca fu una delle principali culture della Mesoamerica, e sviluppò un importante sistema di scrittura. Sembra che le vestigia del famoso sito archeologico di Monte Albán possano essere attribuite proprio ai popoli zapotechi. Molte persone di discendenza zapoteca sono immigrate negli Stati Uniti, a Los Angeles e nella zona della Central Valley in California, pur mantenendo vive le proprie tradizioni.
Gli zapotechi, rivali per dimensioni e complessità con i loro vicini Maya, derivarono il loro nome dalla parola nahuatl Tzapotécatl, che significa “città degli zapote”, grandi alberi da frutto molto diffusi nelle loro terre.
L’ etnografia zapoteca
Essi non costituiscono un gruppo culturale omogeneo; l’etnografia menziona infatti tre rami principali. Gli Zapotecs dalla Sierra Norte, delle Valli Centrali e dell’istmo di Tehuantepec. Il gruppo della Sierra Norte si fa chiamare Benexon, mentre i gruppi dell’Istmo e delle Valli centrali si chiamano Binnizá (da binni, persone e zá, nuvola: persone che vengono dalle nuvole).
L’idioma zapoteco
La lingua zapoteca appartiene al ceppo linguistico ottomangue, al quale appartengono anche il mixteco, otomi e chinanteco. Tra le comunità Zapoteche troviamo importanti differenze fonetiche che ci permettono di identificare i parlanti Zapotec di ogni regione. Lo spagnolo funziona come lingua franca, soprattutto quando si tratta di questioni commerciali o amministrative.
Cosmogonia e religione, salute e feste
Gli zapotechi hanno una visione olistica del corpo e dell’anima. La malattia coinvolge lo spirito, e per questo ricorrono ai loro terapisti tradizionali, tra i quali ci sono le ostetriche, i sobadores (massaggiatori), gli osteopati, gli erboristi e nella zona delle Valli Centrali, gli indovini e gli sciamani.
Nella regione dell’Istmo, i guaritori invece collegano il processo salute-malattia con elementi come il freddo, il caldo e l’umidità; la guarigione dipende dall’applicazione di un controelemento ottenuto da piante, animali o minerali. Lo spiritualismo e l’animismo influenzano la totalità della vita vita quotidiana, dalla semina al raccolto, dalla nascita alle feste, dal matrimonio alla morte.
——————————————————–
Cortometraggio animato in lingua Zapoteca : “Il volto di Prometeo”
Basato sul racconto “Il volto di Prometeo” di Andrés Henestrosa.
Sinossi: a causa di un rifiuto il Dio del Tuono sfoga la sua rabbia contro il popolo portando via la pioggia. Un giovane temerario farà di tutto per restituirla al suo popolo, con una battaglia che ora possiamo ricordare guardando i venti e le nuvole nel cielo.
Versione: Dixazá (Zapoteco de la Planicie Costera)
Titolo originale: Ti ba’du’ casi ca Prometeo
Ni rapa xaique ro’ xti’ ca huabi Diuxi xti’ rayu la?, ti dxi guyeebe yenababe badudxapa’ xiiñi’
xaique xti’ ca binnizá guichaganá’ xiiñi’ rey huabi que, nin lica ndá que runibia’ saaca ba’du’
que laaca.
Xaique xti’ ca binnizá que ni ná di’ nichaganá xiiñi’ badunguiu que, ngue bichiichi Diuxi xti’
rayu bicueezaca lu gusiguie.
Guirá’ binni que biinaca’ nezalu xpido’ca’, ti cadi cayaba nisaguie, huaxa ca rayu que nabepe
cadxichica’ ne que licape’ nucaadiagaca’ laacabe.
Ngue runi xaique xti’ ca binnizá que gulidxibe guirá’ nguiu ti ganda gunduuxecabe guirá’ ni
cayaca que.
… Ma la si biree ti badunguiu nadxibalu bindaa diidxá laa chee ra nuu Diuxi xti’ rayu
zaguitebe laa, ne gabibe laa pa caquiiñe tu guni xhiiña’.
Diuxi que bieche ti ma napa tu laa zanda guni xhiiña’. Ti ná ne laabe, ma que zandadi’
guidaagulisaa ca zá que.
Dxi ma yaca gueda nisaguie que biseenda cabe badunguiu que chi guidxelasaa neza guete’.
Lu neza zebe que binibia’be bi xti’ neza rindani gubidxa ne bi’nibe laa xamigube ne guni’
iquebe zandaca guidaagulisaa ne laabe lu ni chigunibe que.
Ra yendabe neza guete que biiyabe ra dagulisaa guirá’ zá que, bitaagube guirá’ xpinnibe ne
bicueezabe bi que, guni’nebe laaca ne gudxibe laaca xi zanda gunica luguiá’ xaique xti’ ca’.
Guiruti’ ñanna xi diidxa’ gudxibe laaca’, huaxa rayu ne bi la?, bizuguendaca’ ne laabe,
Bi nisa ro’, gudiñe bi xti’ neza riaazi’ gubidxa ne gucuaabe ca zá que bini’be laaca’ tobisi lu
ca layú xtidu.
Bizulu nda’ xa nisaguie que biaba ne gudiibi’ guirá’ yuuba’ xti’ guidxilayú.
ma bioxho’ gubidxa, huaxa yanna ra zedayuba beu mayu la?, guirá’ binni goola ruyadxica’
guiba’ ra cadinde bi ne rini’ ca’ pa nisaguie ni chiguiaba que nacha’hui’ o pa co’.
———————————————
Vi rimandiamo al nostro post di presentazione per conoscere in dettaglio il progetto di 68 Voci – 68 Cuori e qui per vedere tutti i corti già pubblicati.
I primi 18 corti e le lingue che ascolteremo.
Nei prossimi post proseguiremo con la pubblicazione dei primi 18 “corti”, con le storie superbamente illustrate e animate di 68 Voci-68 Cuori, corrispondenti alle seguenti lingue:
1. Náhuatl – “Quando una lingua muore”.
2. Huasteco – “Come il coniglio arrivò sulla luna”.
5. Totonaco – “Muore il mio volto”.
6. Yaqui – “Il grillo stregone”.
7. Zapoteco – “Il volto di Prometeo”.
8. Tsotsil – “La riunione degli Spaventapersone”.
9. Tojolabal – “La tigre e il grillo”.
11. Matlatzinca – “Le lucciole che adornano gli alberi”.
12. Purepécha- “La Vergine della Salute e il pesce bianco di Michoacán”.
13. Ixcateco – “Perché le palme da dattero crescono a Ixcatlán”.
14. Chocholteco – “La bambina della lana”.
15. Oluteco – “La danza de “La Malinche”.
16. Q´anjolab´al – “La festa del granturco”.
17. Cucapà – “L’origine dei monti”.

Ti è piaciuto questo articolo? Puoi condividerlo sulla tua pagina social cliccando sulle iconcine qui sotto.
Ti ricordiamo che puoi visionare in qualsiasi momento il nostro palinsesto sul catalogo pubblico di UAM.TV.
Se ha voglia puoi scrivere un commento su quest’articolo qui sotto.